ANGHIARI
in Valtiberina, la terra di Piero Della Francesca, la prima bagnata dal Tevere
Testi e foto di Alessandro Ferrini ©
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Anghiari, un borgo tra i più belli d’Italia
Giungendo in Valtiberina dal Passo della Libbia questa terra si presenta con uno dei paesi più caratteristici e affascinanti dell’intero territorio aretino: Anghiari, un borgo inserito tra i più belli d’Italia.
Le origini del luogo sono da ricondursi probabilmente all’età romana. Nel VII secolo fu un insediamento longobardo. La storia importante e conosciuta di Anghiari inizia nei primi anni del XII secolo quando la zona fu donata ai monaci camaldolesi con l’obbligo di costruirvi un monastero. Questo, intitolato a San Bartolomeo, è da considerarsi l’inizio dello sviluppo architettonico del luogo. Questo, per la sua posizione dominante sulla valle del Tevere, era molto ambito e nel 1175 fu conquistato dai vescovi aretini che metteranno subito mano alla costruzione di un castello che sarà dotato di una cinta muraria la cui costruzione si protrasse per quarant’anni. I due secoli successivi videro un alternarsi di poteri sul Castello di Anghiari. Questa situazione ebbe fine nel 1385 quando la zona entrò a far parte del dominio della Repubblica Fiorentina. Il paese è noto anche per la famosa Battaglia di Anghiari del 29 giugno del 1440. In questo scontro i fiorentini sconfissero le truppe milanesi decretando così la loro supremazia su buona parte dell’odierna Valtiberina aretina.
Percorrendo la strada provinciale ci colpisce la posizione rialzata del paese che sembra sorretto da possenti mura. Bello e accogliente è anche l’ambiente circostante il borgo reso verde da tantissime piante di olivo. Visitare Anghiari significa un piacevole camminare tra Medioevo e Rinascimento sul continuo intersecarsi di borghi e vicoli. Da vedere sono le antiche porte del borgo. Quella di San Martino, o Porta Vecchia, realizzata nei primi anni del Duecento, la doppia Porta di Sant’Angelo costruita nel XIII e XIV secolo, Porta Fiorentina che presenta sul suo arco lo stemma dei Medici. A impreziosire la bella architettura di Anghiari contribuiscono alcuni palazzi storici. Per la presenza di tanti stemmi gentilizi sulla facciata colpisce l’attenzione Palazzo Pretorio. Questo fu sede del Vicariato Fiorentino dalla fine del Trecento, nel XIX secolo divenne il Palazzo Comunale. Nel paese si trovano due importanti musei ospitati in altri due storici edifici: il Museo della Battaglia e di Anghiari presso Palazzo Marzocco e il Museo Statale di Palazzo Taglieschi dove troviamo molte testimonianze storico artistiche della Valtiberina.
Anghiari è da considerarsi il gioiello architettonico dell’alta Valtiberina, la prima terra bagnata dal Tevere. Questo territorio, diviso dal Casentino dall’Alpe di Catenaia, è molto interessante dal punto di vista paesaggistico. Sotto quest’aspetto ha influito anche l’opera dell’uomo con la realizzazione dell’invaso di Montedoglio alimentato dal Tevere e da alcuni suoi affluenti posto nel triangolo geografico delimitato da Pieve Santo Stefano, Anghiari e Sansepolcro. La diga ha formato il lago più esteso della Toscana. La Valtiberina è nota anche per i suoi paesi ricchi di una storia importante e di forme architettoniche, così come di un’arte figurativa di alto livello, che abbracciano vari secoli. A tal proposito è opportuno ricordare che è la terra natale di Piero Della Francesca e alcune opere del Maestro biturgense sono presenti in questa valle.