PASSEGGIATA ALLA BUCA DELLE FATE

un itinerario nel Parco Nazionale delle Foreste casentinesi

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UN CENTRO DI VILLEGGIATURA NEL PARCO

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Chiesa di Badia Prataglia
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La passeggiata appena conclusa ci ha fatto conoscere la foresta di Badia Prataglia. È quindi opportuno fare un cenno anche questo centro montano (835 m), il più grande e popoloso del Parco Nazionale.
La sua origine si deve a un’abbazia che fu fondata attorno al 990 in un luogo dove c’erano grandi prati, da qui il nome Prataglia. Da subito questo luogo monastico rivestì una notevole importanza e acquisì molte proprietà. Purtroppo dopo solo qualche decennio la sua realtà a scontrarsi con la nascente abbazia di Camaldoli a cui dovrà sottomettersi alla metà del XII secolo per volontà del vescovato di Arezzo. Questo non fu sufficiente a placare i dissidi tra questi due luoghi religiosi. Continuarono fino a che, nel 1391, Badia Prataglia fu soppressa con bolla papale. Oggi la testimonianza di questa antica realtà monastica è la chiesa, nel 1008 consacrata per la prima volta e intitolata a Santa Maria Assunta. Nel 1314 fu completamente ricostruita nelle forme e dimensioni attuali. Di particolare interesse architettonico è la cripta che conserva lo stile romanico della chiesa precedente (pagina successiva).
La svolta per la realtà di Badia Prataglia vi fu nel 1882 quando fu aperto il Passo dei Mandrioli che collegava il Casentino alla Romagna. All’inizio del Novecento nascono i primi alberghi, da quel momento ci sarà per questo luogo un continuo sviluppo che lo porterà a diventare uno dei più noti centri di villeggiatura nell’appennino centrale. La vicinanza di Camaldoli, e negli ultimi decenni il Parco Nazionale, hanno molto contribuito in questo sviluppo.

The walk that has just ended introduced us to the forest of Badia Prataglia. It is therefore worth mentioning this mountain center (835 m), the largest and most populous in the National Park.
Its origin is due to an abbey that was founded around 990 in a place where there were large meadows, hence the name Prataglia. This monastic place immediately assumed considerable importance and acquired many properties. Unfortunately, after only a few decades its reality clashed with the nascent Abbey of Camaldoli to which it will have to submit in the mid-twelfth century by the will of the bishopric of Arezzo. This was not enough to calm the disagreements between these two religious places. They continued until, in 1391, Badia Prataglia was suppressed with a papal bull. Today the testimony of this ancient monastic reality is the church, consecrated for the first time in 1008 and dedicated to Santa Maria Assunta. In 1314 it was completely rebuilt in its current shape and size. Of particular architectural interest is the crypt which retains the Romanesque style of the previous church (next page).
The turning point for the reality of Badia Prataglia came in 1882 when the Mandrioli Pass was opened, which connected the Casentino to Romagna. At the beginning of the twentieth century the first hotels were born, from that moment there will be a continuous development for this place that will lead it to become one of the most famous holiday resorts in the central Apennines. The proximity of Camaldoli, and in recent decades the National Park, have greatly contributed to this development.



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