Capraia
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Testi e foto di Alessandro Ferrini ©
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Capraia, un gioiello architettonico nel Comune di Talla
Da Talla dirigendosi verso Pontenano, dopo quattro chilometri (cinquecento metri prima di Pieve di Pontenano) aver superato l'abitato di Pieve di Pontenano di cinquecento metri, una strada sulla destra dalla carreggiata piuttosto stretta conduce in un paio di chilometri a Capraia. Per la sua architettura questo piccolissimo borgo che si trova arroccato sugli scogli di una rupe quasi a picco sul sottostante torrente può considerarsi la "gemma" del Comune di Talla. Il visitatore si renderà subito conto della precisa delimitazione del paese che corrisponde a quelle che erano le mura di un castello medievale legato a quello più potente di Pontenano. I borghi e i vicoli interni dell'abitato, stretti e spesso irti, scorrono tra costruzioni in pietra ben curate e quasi tutte attaccate tra loro. Il Castello di Capraia fu completamente distrutto nel 1502 dal capitano di ventura Vitellozzo Vitelli durante una sua incursione in Casentino con il preciso scopo di far danno a Firenze. Nella zona sottostante la chiesa sono ancora visibili parti delle mura dell'antico castello.
La chiesa presenta un'architettura molto semplice ma piacevole. Interessante è una Madonna con Bambino in terracotta policrona databile fine XV secolo qui conservata. Un'opera che proviene da Badia Santa Trinita arrivata in questo piccolo borgo probabilmente nella seconda metà del XVI secolo. Si può ipotizzare questo periodo perché è lo stesso che dall'antica abbazia, in fase di decadenza, un bel polittico di Mariotto di Cristofano con il Cristo in Pietà tra Santi prese la volta del vicino abitato di Carda.
Dal piccolo cimitero di Capraia partono due interessanti sentieri. Il primo, che corrisponde al percorso CAI 32, in circa 4 chilometri e mezzo conduce ai ruderi di Badia Santa Trinità. Il secondo scende in modo ripido verso il torrente. E' un percorso dalle origini molto antiche, si capisce da certi tratti di selciato presenti in vari punti. Arrivati al torrente, che in questa zona ha il nome Capraia, avremo la controprova di questo. Ci troveremo sopra il "Ponte di Sasso", una struttura con arco a tutto sesto di origine medievale, probabilmente XIII secolo. Del sentiero selciato appena percorso se ne perde le tracce. Faceva sicuramente parte di una viabilità importante che proveniva dalla zona di Faltona dove c'erano altri due importanti ponti e si dirigeva verso il Valdarno.
Dal Ponte di Sasso, nella buona stagione, è possibile risalire il torrente di qualche centinaio di metri. Incontreremo particolari conformazioni rocciose e straordinarie pozze che invitano a un freschissimo bagno. La bellezza naturalistica di questo percorso è notevole, ma attenzione, queste sono un tipo di escursioni che richiede attitudine alla risalita dei torrenti montani.