FESTA PER EMANUELE GIACCHERINI 1 - Foto Alessandro Ferrini
Emanuele Giaccherini, il calcio nel sangue, nel cuore. Grande volontà, semplicità, umiltà e certamente un'innata propensione a questo sport: questi gli ingredienti del successo sportivo di questo ragazzo nato e vissuto a Talla in Casentino (Arezzo) fino a 16 anni.
Il suo talento innato lo si poteva notare fin dai primi anni delle scuole elementari: rispetto ai suoi coetanei un vero funambolo con il pallone tra i piedi nelle piazze di Talla.
La carriera ufficiale di Emanuele nel calcio comincia a 9/10 anni quando entra a far parte della squadra dei giovanissimi del Rassina, allenata da Silvano Grifoni.
A 11 anni passa un anno nei giovani dell'Arezzo. L'anno successivo si sposta a Bibbiena, un anno con i giovanissimi, poi agli allievi. Il talento calcistico di Emanuele non gli pone limiti: a 15 anni è nella prima squadra del Bibbiena, nel campionato di Promozione ed è sempre tra i migliori in campo. A 16 anni la svolta: è notato dagli osservatori del Cesena Calcio che lo portano in Romagna. Un anno con i Beretti del Cesena, poi, a 18 anni, nella primavera di questa squadra. L'anno successivo il Cesena lo da in prestito al Forlì (serie C2) per un anno. Poi due anni in prestito al Bellaria (C2), quindi ancora in prestito un anno al Pavia (sempre C2).
L'anno successivi Emanuele Giaccherini, 23 anni, rientra tra le file del Cesena che si appresta ad iniziare il campionato di C1. Ma la carriera di Emanuele si è fatta "stagnante", sembra non poter decollare, i dirigenti del Cesena non gli danno fiducia, forse per quel suo metro e sessantotto. Ma arriva la svolta, il nuovo allenatore Pierpaolo Bisoli gli da fiducia. La squadra romagnola vince il campionato di C1 ed approda in B. Emanuele Giaccherini è uno dei maggior talenti della squadra. L'anno successivo il Cesena passa in serie A. Sembra che Emanuele debba cambiar casacca per una qualche squadra di seria A più blasonata, si fanno vari nomi, ci sono varie trattative, ma alla fine Giaccherini rimane a Cesena che nel campionato successivo riesce a salvarsi, grazie sicuramente al bel gioco e ai diversi gol del campione casentinese. E' l'agosto del 2011, siamo agli ultimi giorni di calcio mercato. Per Emanuele Giaccherini c'è l'interessamento della Juventus. Pochi giorni dopo il campione di Talla approda a Torino. Adesso è storia recente, recentissima. Campionato 2011/12, la Juventus ed Emanuele vincono lo scudetto. Ma non basta, nel giugno 2012 arriva inaspettata la chiamata di Cesare Prandelli in Nazionale Italiana ed inizia per Giaccherini "l'avventura" Europei 2012. Il suo debutto è immediato, con la Spagna nella prima partita.
Talla aveva già programmato una festa per Emanuele per il suo campionato con la Juventus e lo scudetto vinto, adesso i tallesi hanno avuto un motivo in più!
Prandelli ha poi dimostrato di non essersi pentito di quella chiamata in Nazionale di Emanuele Giaccherini. A settembre 2012, all'inizio del nuovo ciclo della Nazionale Italiana (le qualificazioni ai Mondiali in Brasile 2014), il Campione del Casentino è tra i convocati e gioca da titolare la prima partita con Bulgaria.
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