UN MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
ad Arezzo, città d'arte toscana che puoi conoscere dettagliatamente con questo sito
Testi e foto di Alessandro Ferrini ©
30 immagini in sequenza del Museo Archeologico di Arezzo accuratamente descritte. Clicca per ingrandire
La storia antica di Arezzo attraverso il suo museo archeologico
Il Museo Nazionale Archeologico di Arezzo si trova al numero 10 di Via Margaritone, nella parte sud di quella che fu la città murata, nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Il Museo è intitolato a Gaio Cilnio Mecenate, importante personaggio di origini etrusche nato ad Arezzo nel 68 a.C. che fu molto influente nella politica romana in quanto amico e consigliere dell’Imperatore Augusto. Mecenate, di famiglia molto ricca, fu un sostenitore, patrocinatore e finanziatore delle attività di poeti e artisti, da qui il termine "mecenatismo".
Il museo archeologico aretino si trova in questo luogo dal 1937, quando fu allestito nell’ex Monastero di Monte Oliveto in Arezzo (Monastero di San Bernardo) edificato nel XIV secolo su una parte del perimetro ogivale dell’Anfiteatro Romano (II secolo d.C.), la più importante testimonianza in città della Roma Imperiale. Un museo archeologico non poteva avere locazione più adatta, infatti, dal grande loggiato dell’ex monastero (rotondeggiante poiché segue la forma del perimetro della costruzione romana) si può ha una bella vista complessiva dei resti dell’anfiteatro.
Ad Arezzo e nel suo territorio, con alle spalle una storia che comincia nel VI secolo a.C. con gli etruschi, prosegue con i romani e poi con un importante periodo medievale, non sono certamente mancati nel corso degli anni tanti e importanti ritrovamenti archeologici così da poter allestire questo museo archeologico che è disposto sui due piani dell’ex Monastero di San Bernardo e che occupa complessivamente 26 sale. Una mostra, quindi, molto importante. Per la grande quantità e il pregio del materiale esposto.
Al nostro ingresso nella struttura ci accoglie, in fondo a un corridoio, la statua di Gaio Cilnio Mecenate. Al primo piano del Museo Archeologico di Arezzo troviamo esposti reperti appartenenti alle origini etrusche della città (VI secolo a.C.) fino all’età tardo antica. In questo piano, per ciò che riguarda il periodo etrusco, possiamo ammirare materiale di alto pregio come dei gioielli rinvenuti nella necropoli di Poggio del Sole e una grande decorazione policroma proveniente da Piazza San Jacopo con illustrati momenti di combattimento (480 a.C. circa). Ma certamente il "fiore all’occhiello" di questo periodo è il cratere attico con Amazzonomachia, capolavoro del ceramografo Euphronios (510–500 a.C.). Poi è presente molto altro materiale proveniente da vari siti etruschi del territorio aretino, in particolar modo dal Casentino, che a Bibbiena ha un suo museo archeologico, e dalla Valdichiana.
Tra il primo secolo a.C. e il primo d.C. Arezzo fu nota in tutto l’impero romano per la realizzazione di vasi in "terra sigillata". Nel museo ne è esposta una grande collezione. Sempre per ciò che concerne il periodo romano nella mostra aretina sono esposti sculture, bronzetti, mosaici, corredi per tombe e altro provenienti dalla vicina località di Puglia.
Al piano superiore del museo sono presenti sezioni dedicate alla paleontologia, la preistoria, l’alto medioevo, la numismatica. Inoltre troviamo collezioni di preziosi, ceramiche e bronzi donate da note famiglie aretine.
Le trenta pagine a corredo di questa sezione vi mostreranno quale tipologia d’ambiente incontrerete nella visita al Museo Archeologico di Arezzo, reso affascinante dal suo passato di ex monastero. Inoltre potrete vedere una parte del preziosissimo materiale qui esposto.