In Pratomagno con la nebbia nei fondovalle
L’incredibile spettacolo che la montagna ci offre in queste condizioni ambientali
Testi e foto di Alessandro Ferrini ©
30 immagini in sequenza per vedere la bellezza del Pratomagno quando la nebbia copre le valli circostanti
Tre ore in Pratomagno tra giochi di luce e di nebbia
Se l’estate è il periodo che vede il maggior numero delle persone frequentare il Pratomagno (amanti del trekking come di brevi passeggiate, chi vuol fare merende e cene tra la natura), è nelle altre stagioni che il grande massiccio offre gli spettacoli più belli, le situazioni più suggestive ed emozionanti. In primavera il verde tenue dei suoi prati si mescola a una moltitudine di colori donati dalle tante varietà di fiori che nascono sul crinale. In autunno il lunghissimo prato e le folte faggete si tingono prima di giallo, poi di arancio che diventa rosso alla luce del tramonto. Per gran parte del periodo invernale il Pratomagno si appiattisce, nei colori e nelle forme. Quando, però, si copre di neve, tutto cambia. Con giornate soleggiate diviene un ambiente accecante. La grande luminosità della neve fa stringere le nostre pupille, così il blu del cielo ci appare molto più scuro e intenso. In questa situazione di montagna innevata vi sono due momenti d’incredibile bellezza del grande prato che è divenuto una lunghissima striscia candida: la prima luce del mattino e il tramonto. Nel primo caso si tinge di un delicatissimo rosa, così come il cielo, nella seconda situazione prima si fa giallo, quindi arancio, poi quasi rosso. Altra scenografia invernale da vedere è quando, in condizione di alta pressione, quindi con il cielo sereno, le valli adiacenti al Pratomagno si coprono di nebbia. Situazione che non è difficile trovare, ma quella che ci siamo goduti il giorno dell’Epifania 2023 è qualcosa di ben più raro. In tre ore pomeridiane trascorse spostandosi tra il colle della croce, Poggio Pianellaccio e Poggio delle Portacce abbiamo assistito non a scenografie, ma a coreografie straordinarie. Tutto in continuo movimento e in una progressiva mutazione cromatica che con il passare del tempo si è spostata verso i colori caldi del tramonto. All’inizio un mare di nebbia copriva il solo Valdarno, ma una nebbia altissima che con le sue “onde” arrivava poco sotto il colle della croce e Poggio Pianellaccio, le due cime più alte del Pratomagno. Poi, improvvisa, un’altissima onda di nebbia ha scavalcato la montagna oscurando per una decina di minuti anche il fortissimo sole. Al ritorno della nitidezza, anche il Casentino si era riempito di nebbia. Solo le cime più alte emergevano, come isole in un mare candido. Quella nebbia era in continuo movimento, proprio come le onde del mare. A momenti era più bassa così da scorgere altre cime, poi si alzava, come la marea. Intanto il sole si abbassava sulla nebbia del Valdarno e i colori si facevano sempre più caldi, ma ancor prima del tramonto, una bellissima sorpresa: sulla nebbia del Casentino si è alzata una grande luna piena. Un cerchio giallo su strisce bianche, rosa, arancio, blu. Dalla parte opposta la nebbia del Valdarno era diventata arancio, così come quella limitata parte di montagna che emergeva. Più delle parole saranno le immagini della galleria fotografica a mostrarci cosa ci ha donato il Pratomagno per la Befana 2023. Solo immagini, nessuna didascalia che potrebbe distrarci da questo spettacolo.