Arezzo
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CAVALIERI CONTRO IL SARACENO
Nella foto la disputa delle carriere della Giostra del Saracino di Arezzo, il momento più atteso della manifestazione che andrà a decretare il quartiere aretino vincitore di questa rievocazione storica.
Il Saracino di Arezzo è un evento molto sentito tra gli abitanti di Arezzo, ma la sua notorietà va ben oltre le mura di questa città toscana, infatti è segnalato tra le più interessanti rievocazioni storiche a livello italiano. Partecipano alla Giostra aretina i quattro quartieri in cui l'Arezzo antica, quella dentro le mura, era divisa e che portano il nome medievale delle rispettive porte: Porta Crucifera, Porta Sant'Andrea, Porta del Foro, Porta Santo Spirito.
Si disputa due volte all'anno, il penultimo sabato di giugno in notturna e nel pomeriggio della prima domenica di settembre. Edizioni che sono dedicate alle due figure protettrici della città, la prima a San Donato, la seconda alla Madonna del Conforto.
La giostra del Saracino di Arezzo ha origini certamente molto antiche, ma è difficile tracciarne una storia precisa. Il Sommo Dante Alighieri ci descrive qualcosa di molto simile già nella Divina Commedia, Canto XXII dell'Inferno. Ma anche senza questa importante citazione è certo che le origini di questo evento risalgono al medioevo, poi come e cosa si svolgesse in quel periodo è difficile dirlo. Un'ipotesi piuttosto accreditata è che la Giostra abbia avuto origine da una sorta di esercitazione a cui i cavalieri aretini si sottoponevano per tenersi preparati nel caso di una battaglia. L'esercitazione consisteva nell'andare a colpire con la lancia un preciso bersaglio. Trovandosi all'epoca in pieno periodo di crociate, cosa di meglio di andare a simulare il bersaglio con la figura dell'infedele per eccellenza, ossia il temuto e odiato saraceno? Da qui il nome di Saracino alla Giostra che da questa esercitazione ha tratto spunto.
La manifestazione nel corso dei secoli ha alternato sospensioni, anche lunghe, a riprese. Oppure si teneva in occasioni particolari per Arezzo, come l'arrivo in città di personaggi importanti. Nel Rinascimento si correva la Giostra del Saracino per onorare la presenza in città dei Signori di Firenze. Per avere continuità, e conseguente notorietà della rievocazione storica bisogna attendere il XX secolo. Ne è documentata una nel 1904 in occasione del sesto centenari della nascita de grande poeta aretino Francesco Petrarca. La Giostra del Saracino di Arezzo cominciò a tenersi, con impegno di continuità, nel 1931. Purtroppo il periodo bellico portò a un'interruzione forzata. Nel secondo dopo guerra riprese e si è sempre tenuta fino ai giorni nostri, con continui miglioramenti alle sue belle coreografie. Nel 1955 abbiamo l'introduzione dei musici istituiti ad hoc per la giostra, negli anni Sessanta lo spettacolare contributo folkloristico degli sbandieratori di Arezzo.
Il Saracino di Arezzo è un evento molto sentito tra gli abitanti di Arezzo, ma la sua notorietà va ben oltre le mura di questa città toscana, infatti è segnalato tra le più interessanti rievocazioni storiche a livello italiano. Partecipano alla Giostra aretina i quattro quartieri in cui l'Arezzo antica, quella dentro le mura, era divisa e che portano il nome medievale delle rispettive porte: Porta Crucifera, Porta Sant'Andrea, Porta del Foro, Porta Santo Spirito.
Si disputa due volte all'anno, il penultimo sabato di giugno in notturna e nel pomeriggio della prima domenica di settembre. Edizioni che sono dedicate alle due figure protettrici della città, la prima a San Donato, la seconda alla Madonna del Conforto.
La giostra del Saracino di Arezzo ha origini certamente molto antiche, ma è difficile tracciarne una storia precisa. Il Sommo Dante Alighieri ci descrive qualcosa di molto simile già nella Divina Commedia, Canto XXII dell'Inferno. Ma anche senza questa importante citazione è certo che le origini di questo evento risalgono al medioevo, poi come e cosa si svolgesse in quel periodo è difficile dirlo. Un'ipotesi piuttosto accreditata è che la Giostra abbia avuto origine da una sorta di esercitazione a cui i cavalieri aretini si sottoponevano per tenersi preparati nel caso di una battaglia. L'esercitazione consisteva nell'andare a colpire con la lancia un preciso bersaglio. Trovandosi all'epoca in pieno periodo di crociate, cosa di meglio di andare a simulare il bersaglio con la figura dell'infedele per eccellenza, ossia il temuto e odiato saraceno? Da qui il nome di Saracino alla Giostra che da questa esercitazione ha tratto spunto.
La manifestazione nel corso dei secoli ha alternato sospensioni, anche lunghe, a riprese. Oppure si teneva in occasioni particolari per Arezzo, come l'arrivo in città di personaggi importanti. Nel Rinascimento si correva la Giostra del Saracino per onorare la presenza in città dei Signori di Firenze. Per avere continuità, e conseguente notorietà della rievocazione storica bisogna attendere il XX secolo. Ne è documentata una nel 1904 in occasione del sesto centenari della nascita de grande poeta aretino Francesco Petrarca. La Giostra del Saracino di Arezzo cominciò a tenersi, con impegno di continuità, nel 1931. Purtroppo il periodo bellico portò a un'interruzione forzata. Nel secondo dopo guerra riprese e si è sempre tenuta fino ai giorni nostri, con continui miglioramenti alle sue belle coreografie. Nel 1955 abbiamo l'introduzione dei musici istituiti ad hoc per la giostra, negli anni Sessanta lo spettacolare contributo folkloristico degli sbandieratori di Arezzo.