DA CAMALDOLI A POGGIO SCALI
un itinerario nel Parco Nazionale delle Foreste casentinesi
Testi e foto di Alessandro Ferrini ©
67 immagini in sequenza per conoscere questo itinerario nella Foreste Casentinesi. Clicca per iniziare l’escursione virtuale
Trekking e mountain bike nel Parco Nazionale: da Camaldoli a Poggio Scali
All’interno del Parco Nazionale delle Foresta Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Poggio Scali è uno dei riferimenti di maggior interesse per gli appassionati del trekking. La cima, a 1520 metri di quota, si trova sul crinale appenninico tosco romagnolo, lungo il percorso GEA 00 che dal Passo della Calla di dirige verso Prato alla Penna. Quest’ultimo è uno spazio erboso posto poco sopra l’Eremo di Camaldoli raggiungibile anche in auto poiché si trova lungo la strada che da questo sacro luogo conduce a Badia Prataglia. Il tratto di GEA 00 tra Passo alla Calla e Prato alla Penna è comunemente conosciuto come Giogana. Nella Divina Commedia Dante Alighieri lo chiama “gran giogo” (Canto V del Purgatorio, verso 116). Il percorso è tra i più frequentati nel Parco Nazionale, sia dagli amanti del trekking che della mountain bike. Questa sezione web descrive come raggiungere Poggio Scali dalla zona di Camaldoli. Vi sono vari percorsi, il più utilizzato è quello che inizia proprio da Prato alla Penna, anche perché è il meno impegnativo. Infatti, iniziamo la passeggiata a 1248 metri di quota e seguendo esclusivamente il percorso di crinale GEA 00 in direzione nord, dopo circa sei chilometri di sali scendi raggiungiamo Poggio Scali. Gli ultimi due chilometri sono quelli che richiedono più impegno fisico, dai 1330 metri di La Scossa saliamo ai 1520 metri della nostra meta che ci offre un bellissimo panorama sul Monte Falterona (direzione nord). Verso sud seguiamo con lo sguardo il crinale appenninico e noteremo il Monte della Verna con l’inconfondibile forma squadrata. A est e ovest ci sono rispettivamente la Romagna e il Massiccio del Pratomagno. Queste ultime due viste sono, purtroppo, limitate dalla vegetazione intorno al piccolo prato che si trova sulla cima di Poggio Scali. Questo itinerario prevede di utilizzare lo stesso tratto del GEA 00 sia all’andata che al ritorno. Allora le immagini in sequenza di questa sezione, dopo averci mostrato nelle prime quattro pagine il breve tratto che da Prato alla Penna porta a Passo Gioghetto, ci condurranno su un percorso che parte dal Sacro Eremo di Camaldoli e al ritorno ci farà conoscere altre zone della foresta. Quest’escursione nel Parco Nazionale sarà più impegnativa, non tanto perché più lunga di circa cinque chilometri, ma per il maggior dislivello che presenta. La mappa, nella pagina 5 della sequenza, lo illustra in modo chiaro. Come già detto, partenza e arrivo sono previsti all’Eremo di Camaldoli, a quota 1102 metri, luogo di grande importanza storica, religiosa e artistica. L’escursione sarà, quindi, l’occasione per visitarlo. L’inizio di questo trekking, sul CAI 70, è dietro al Sacro Eremo e ci farà salire ai 1240 metri di Passo Gioghetto dove incroceremo il GEA 00 che prenderemo verso nord. Dopo circa 1,5 chilometri il percorso trova a sinistra il CAI 68, è la strada che al ritorno ci riporterà all’Eremo di Camaldoli. Poi il GEA 00 ci fa attraversare un ampio spazio erboso in leggera discesa, è Prato al Soglio, a 1350 metri di altezza. Dopo aver camminato tra maestosi faggi, risaliamo ai 1382 metri di Giogo Seccheta. Qui incrociamo a sinistra il CAI 76 che risaliremo nel tragitto di ritorno. Questo sentiero è indicato come “Via dei Legni”. Era utilizzato per far scendere a Pratovecchio i lunghi tronchi di abete che poi l’Arno avrebbe trasportato a Firenze e Pisa. Continuando sul GEA 00, questo scende ai 1330 metri di La Scossa, un antico valico sull’appennino, quindi inizia la sua salita verso Poggio Scali. Dopo circa un chilometro troviamo Passo Porcareccio, 1452 metri. Qui arriva da sinistra il CAI 78 che imboccheremo al ritorno. Ancora un chilometro e raggiungeremo i 1520 metri di Poggio Scali. Dopo essersi goduti gli ampi panorami che questo luogo ci offre e riposati sul piccolo prato, scendiamo da questa cima a forma di cono sul versante nord, ma prima di tornare indietro si consiglia di continuare ancora sul GEA 00 in direzione Passo alla Calla. Dopo circa duecento metri avremo una bellissima vista verso est che Poggio Scali ci aveva negato a causa della fitta vegetazione. A questo punto invertiamo marcia, ai piedi di Poggio Scali seguiamo il sentiero a destra. Tornando indietro sul GEA 00, dopo un chilometro voltiamo a destra sul CAI 78 che dopo 1,5 chilometri di costante discesa andrà ad incrociare il percorso MTB 8 che imboccheremo a sinistra. In 2,5 chilometri scenderemo ai 1130 metri di Capanna La Maremmana. Dopo aver attraversato un fosso con un ponte di legno, il percorso MBT 8 inizia a salire e in circa settecento metri conduce nella zona di Pian del Varco, 1240 metri. Qui vi è un prato con un’accogliente area attrezzata, ottimo luogo per riposarsi e consumare un gustoso panino. Dista circa cinquecento metri dalla strada che dall’Eremo di Camaldoli scende a Lonnano di Pratovecchio. A Pian del Varco ritroviamo il CAI 76 (Via dei Legni) che avevamo incrociato sul percorso di crinale. Iniziamo a risalirlo e dopo cento metri ci troviamo in un luogo chiamato “Femmina Morta”. Continuiamo il nostro cammino dentro una splendida foresta e in circa 1,4 chilometri di salita il sentiero ci riporta a Giogo Seccheta, lungo il GEA 00 su cui ci incamminiamo in direzione sud. Dopo aver attraversato nuovamente Prato al Soglio, incontreremo a destra il CAI 68 che ci farà scendere al punto di partenza dell’itinerario: l’Eremo di Camaldoli. Osservando la mappa alla pagina 5 della sequenza, possiamo anche gestire questa escursione di 16,5 chilometri in modo personale, accorciando il percorso e variando il dislivello. Un itinerario più corto per raggiungere Poggi Scali (circa 11 chilometri) ha la partenza e l’arrivo in località Battilocchio, a 1200 metri di quota, lungo la strada carrabile che dall’Eremo di Camaldoli conduce a Lonnano di Pratovecchio. Da qui inizia il sentiero CAI 76 (Via dei Legni) che in cinquecento metri conduce nella zona di Pian del Varco e poi sale sul crinale appenninico, dove s’immette sul percorso GEA 00 che questa volta imboccheremo verso nord. Dopo aver raggiunto Poggio Scali, al ritorno utilizzeremo ancora i percorsi CAI 78 e MBT 8, precedentemente descritti, per tornare al punto di partenza.