Il Castello di Poppi
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
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ONORE A UN LETTERATO DI POPPI
A qualche metro dal "Tavolo della Giustizia" possiamo scendere in una sala posta sotto il cortile interno del Castello di Poppi. Questa sala rende omaggio al letterato Tommaso Crudeli nato in questo paese nel 1702 e ivi morto nel 1745.
Crudeli abitò a Poppi solo negli anni dell'infanzia e a parte un soggiorno a Venezia trascorse la sua non lunga vita in prevalenza a Firenze dove si rese noto per le sue discusse vicende. Tommaso Crudeli si trovava nella città toscana durante il passaggio del Granducato dai Medici ai Lorena. Fu un "libero spirito" e non mancava d'ironizzare contro quei poteri che limitavano la libertà di pensiero e di parola, per questo andò a scontrarsi spesso con le autorità ecclesiastiche. Nel 1735 aderì a una loggia massonica che un gruppo d'inglesi aveva fondato tre anni prima a Firenze. Con il pretesto della bolla di Papa Clemente XII del 1738 con la quale si scomunicava la Massoneria, nel maggio del 1739 Tommaso Crudeli fu arrestato insieme ad altri suoi "fratelli". Rinchiuso in una segreta fredda e umida. Già sofferente d'asma e tubercolotico le sue condizioni di salute si aggravarono. Crudeli rimase in prigione per quasi due anni nel corso dei quali subì vari interrogatori e processi da parte della Sacra Inquisizione. Gli fu concessa la grazia nell'aprile del 1741. Molto malato passo gli ultimi anni della sua vita a Firenze durante i quali detto ai suoi amici le sue composizioni che non erano mai state trascritte per evitare problemi giudiziari. Raccolte di queste sue composizione furono pubblicate postume (1746 e 1762) ma con false indicazione editoriali (Napoli e Parigi) per evitare d'incorrere nella censura e in guai giudiziari. Le opere letterarie di Tommaso Crudeli sono state molto rivalutate negli anni Cinquanta del Novecento.
Crudeli abitò a Poppi solo negli anni dell'infanzia e a parte un soggiorno a Venezia trascorse la sua non lunga vita in prevalenza a Firenze dove si rese noto per le sue discusse vicende. Tommaso Crudeli si trovava nella città toscana durante il passaggio del Granducato dai Medici ai Lorena. Fu un "libero spirito" e non mancava d'ironizzare contro quei poteri che limitavano la libertà di pensiero e di parola, per questo andò a scontrarsi spesso con le autorità ecclesiastiche. Nel 1735 aderì a una loggia massonica che un gruppo d'inglesi aveva fondato tre anni prima a Firenze. Con il pretesto della bolla di Papa Clemente XII del 1738 con la quale si scomunicava la Massoneria, nel maggio del 1739 Tommaso Crudeli fu arrestato insieme ad altri suoi "fratelli". Rinchiuso in una segreta fredda e umida. Già sofferente d'asma e tubercolotico le sue condizioni di salute si aggravarono. Crudeli rimase in prigione per quasi due anni nel corso dei quali subì vari interrogatori e processi da parte della Sacra Inquisizione. Gli fu concessa la grazia nell'aprile del 1741. Molto malato passo gli ultimi anni della sua vita a Firenze durante i quali detto ai suoi amici le sue composizioni che non erano mai state trascritte per evitare problemi giudiziari. Raccolte di queste sue composizione furono pubblicate postume (1746 e 1762) ma con false indicazione editoriali (Napoli e Parigi) per evitare d'incorrere nella censura e in guai giudiziari. Le opere letterarie di Tommaso Crudeli sono state molto rivalutate negli anni Cinquanta del Novecento.