Il Castello di Poppi
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Italiano
UNO STEMMA SOPRA TUTTI GLI ALTRI
Il Salone delle Feste è completamente decorato. Di questi decori fa parte una sorta di cornice di stemmi araldici posta perimetralmente alla sala sotto la copertura. Come si vede nella foto nei timpani della sala creati dal tetto a capriate è dipinto più grande degli altri lo stemma dei Conti Guidi che per due secoli abitarono in questo palazzo dopo averlo loro stessi costruito.
Non si hanno notizie storiche precise sulla nobile casata dei Guidi. Probabilmente erano di origine longobarda e di rango molto elevato. Qualche storico ipotizza una loro parentela con l'imperatore teutonico Ottone I. Cominciarono a esercitare il loro potere in Casentino già qualche anno prima del Mille nelle zone di Pratovecchio Stia. Prima di quel momento erano signori del Castello di Modigliana in Romagna e di alcuni territori del pistoiese da dove sembra che provenissero. All'inizio del XIII secolo il loro potere era cresciuto in modo esponenziale e i loro domini si erano estesi oltre che in Casentino e in Romagna, anche nel Mugello, nel Valdarno Inferiore e in Val d'Elsa. Alcuni membri della casata dei Guidi appartennero ai Guelfi, altri ai Ghibellini, probabilmente per pura convenienza.
Con la metà del XIII secolo si può identificare il periodo di massima potenza dei Conti Guidi. Con la Battaglia di Campaldino (11 giugno 1289) Poppi e il suo Castello non escono distrutti come invece successe a Bibbiena, ma solo fortemente danneggiati. Danneggiamenti che furono risarciti da Firenze con l'ingente somma di 1200 fiorini. Denaro con il quale il Conte Guido di Simone da Battifolle riparò l'incastellamento di Poppi e ingrandì il suo palazzo (quello che comunemente chiamiamo castello). Ma quel denaro doveva avere un contraccambio, significò l'inizio di una lenta ma inarrestabile supremazia fiorentina sul Casentino che divenne totale nel 1440, periodo in cui anche Poppi cominciò a essere governata direttamente dai vicari fiorentini. La casata dei Conti Guidi aveva perso il pur minimo potere.
Non si hanno notizie storiche precise sulla nobile casata dei Guidi. Probabilmente erano di origine longobarda e di rango molto elevato. Qualche storico ipotizza una loro parentela con l'imperatore teutonico Ottone I. Cominciarono a esercitare il loro potere in Casentino già qualche anno prima del Mille nelle zone di Pratovecchio Stia. Prima di quel momento erano signori del Castello di Modigliana in Romagna e di alcuni territori del pistoiese da dove sembra che provenissero. All'inizio del XIII secolo il loro potere era cresciuto in modo esponenziale e i loro domini si erano estesi oltre che in Casentino e in Romagna, anche nel Mugello, nel Valdarno Inferiore e in Val d'Elsa. Alcuni membri della casata dei Guidi appartennero ai Guelfi, altri ai Ghibellini, probabilmente per pura convenienza.
Con la metà del XIII secolo si può identificare il periodo di massima potenza dei Conti Guidi. Con la Battaglia di Campaldino (11 giugno 1289) Poppi e il suo Castello non escono distrutti come invece successe a Bibbiena, ma solo fortemente danneggiati. Danneggiamenti che furono risarciti da Firenze con l'ingente somma di 1200 fiorini. Denaro con il quale il Conte Guido di Simone da Battifolle riparò l'incastellamento di Poppi e ingrandì il suo palazzo (quello che comunemente chiamiamo castello). Ma quel denaro doveva avere un contraccambio, significò l'inizio di una lenta ma inarrestabile supremazia fiorentina sul Casentino che divenne totale nel 1440, periodo in cui anche Poppi cominciò a essere governata direttamente dai vicari fiorentini. La casata dei Conti Guidi aveva perso il pur minimo potere.