Il Castello di Poppi
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Italiano
UN GIOIELLO CULTURALE DEL CASENTINO
La Biblioteca Rilliana può considerarsi il gioiello culturale non solo di Poppi e del suo castello, ma dell'intero Casentino.
Il suo nome deriva dal Conte Fabrizio Rilli Orsini che per suo volere testamentario (1825) lasciava alla sua morte (1828) il suo immenso patrimonio librario alla comunità di Poppi, libri databili dal XII al XVIII secolo.
Inizialmente, quando Poppi era ancora amministrato dal vicario del granducato di Toscana, questo inestimabile lascito del Conte Rilli trovò posto in un palazzo del paese. Nel 1911 le migliaia di libri furono trasferite nelle sale al primo piano dell'ala sinistra del castello che non essendo più palazzo del vicario poteva essere gestito diversamente.
Già al momento di questo trasloco, e poi anche dopo, la Biblioteca Rilliana si era arricchita di tanti altri volumi antichi derivanti da donazioni private, in primis quella Soldani, e dall'acquisizione di libri dal Monastero di Camaldoli e dal Convento dei Frati Cappuccini di Ponte a Poppi a seguito della soppressione di questi ordini decretata con l'Unità d'Italia. A tal proposito va ricordato che tra i libri più preziosi che Fabrizio Rilli Orsini donò a Poppi vi sono alcuni codici medievali provenienti dalla Sacra Biblioteca di Assisi che il conte acquisì in seguito alle soppressioni degli ordini religiosi da parte di Napoleone.
Oggi la storica Biblioteca Rilliana è costituita da cinque sale di cui solo tre aperte al pubblico. Alle altre due e a un raffinato salottino bomboniera si può accedere solo per motivi di studio. In tutto questo prestigioso ambiente sono conservati circa 25.000 libri antiche di cui 800 manoscritti (150 medievali), 600 incunaboli (i primi libri a stampa, XV secolo) e una grande quantità di bibbie.
Il suo nome deriva dal Conte Fabrizio Rilli Orsini che per suo volere testamentario (1825) lasciava alla sua morte (1828) il suo immenso patrimonio librario alla comunità di Poppi, libri databili dal XII al XVIII secolo.
Inizialmente, quando Poppi era ancora amministrato dal vicario del granducato di Toscana, questo inestimabile lascito del Conte Rilli trovò posto in un palazzo del paese. Nel 1911 le migliaia di libri furono trasferite nelle sale al primo piano dell'ala sinistra del castello che non essendo più palazzo del vicario poteva essere gestito diversamente.
Già al momento di questo trasloco, e poi anche dopo, la Biblioteca Rilliana si era arricchita di tanti altri volumi antichi derivanti da donazioni private, in primis quella Soldani, e dall'acquisizione di libri dal Monastero di Camaldoli e dal Convento dei Frati Cappuccini di Ponte a Poppi a seguito della soppressione di questi ordini decretata con l'Unità d'Italia. A tal proposito va ricordato che tra i libri più preziosi che Fabrizio Rilli Orsini donò a Poppi vi sono alcuni codici medievali provenienti dalla Sacra Biblioteca di Assisi che il conte acquisì in seguito alle soppressioni degli ordini religiosi da parte di Napoleone.
Oggi la storica Biblioteca Rilliana è costituita da cinque sale di cui solo tre aperte al pubblico. Alle altre due e a un raffinato salottino bomboniera si può accedere solo per motivi di studio. In tutto questo prestigioso ambiente sono conservati circa 25.000 libri antiche di cui 800 manoscritti (150 medievali), 600 incunaboli (i primi libri a stampa, XV secolo) e una grande quantità di bibbie.