Don ANDREA GALLO. Foto Alessandro Ferrini
Andrea Gallo
Don Gallo, un prete da marciapiede. Questo il titolo di un libro a lui dedicato. "Un prete da teatro" lo si potrebbe anche definire osservando questa foto e l'altra di questa galleria. In effetti gli incontri e le conferenze tenute da don Andrea Gallo, per il suo linguaggio sin troppo colorito e la gestualità del suo volto e del suo corpo non si dimenticano, non possono lasciarci indifferenti.
Andrea Gallo nasce a Genova nel 1928 e a parte qualche breve esperienza "fuori città" (nel 1953 a fatto anche esperienza di missionario in Brasile, ma terminata presto perché uno spirito come il suo non poteva certo conciliarsi con la dittatura presente), il capoluogo ligure è sempre il suo luogo, la sua base. Per uno che da sempre aveva come ideale la vicinanza ai barboni, agli emarginati, alle prostitute, il "camminare con gli ultimi" una grande città portuale come Genova non gli avrebbe certo fatto mancare "lavoro".
Gli atteggiamenti e le parole di don Andrea Gallo sono sempre e fortemente in contrasto con i suoi superiori e la Chiesa Cattolica. Viene anche definito "il prete comunista" e per essere negli anni '60 non è accusa da poco.
Una sua omelia del 1970 provoca il suo allontanamento dalla Parrocchia del Carmine e gli viene proposto di divenire cappellano del carcere di Capraia. Per Andrea Gallo significava allontanamento da un ruolo sociale che sentiva suo, quindi rifiuta.
Dopo qualche tempo viene accolto nella parrocchia di San Benedetto, nei pressi del porto di Genova. Qui con il parroco e poche altre persone mette le basi per quella che diverrà la Comunità di San Benedetto al Porto, di cui Andrea Gallo rappresenta a tutt'oggi il simbolo. www.sanbenedetto.org

Pagina precedente...  Pagina successiva...
Pag. 5 di 36