Pochi anni dopo il Mille, San Romualdo fondò sull'Appennino Casentinese tra boschi e monti, il sito più sacro per l'ordine monastico dei Camaldolesi: l'Eremo. Qui San Romualdo organizzò le prime 5 celle e un piccolo oratorio, oggi visibili solo attraverso un cancello con su scritto "Silenzio", oltre il quale vivono alcuni monaci. Si respira un'aria particolare, totalmente immersi nel silenzio della foresta interrotto solo dalle campane della Chiesa del SS. Salvatore, un elegante edificio ricostruito nel '600 in stile barocco. È possibile visitare, oltre alla bella chiesa, la cella di S. Romualdo e fermarsi di fronte al cancello per ammirare le ordinate file di celle, ciascuna con il suo giardino racchiuso da alte mura dentro le quali i monaci lavorano la terra secondo l'antico motto benedettino "ora et labora". Scendendo al Monastero, voluto da S. Romualdo anni dopo come ospizio dei pellegrini, si visitano la chiesa dei SS. Donato e Ilariano, che custodisce preziosi dipinti di Giorgio Vasari, l'antico Chiostro di Maldolo e quello dei Fanciulli, e l'antica Farmacia con il laboratorio galenico e gli arredi del 1540, dove è possibile acquistare oli essenziali, miele, confetture e liquori a base di erbe fatti dai monaci utilizzando i prodotti del bosco.
Per questo itinerario: Serena Ricci +39 348.2538780
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