Nella sua parte posteriore la Pieve di Pian di Scò è corredata di tre classiche absidi dotate ognuna di una monofora. Questi elementi architettonici della pieve di Santa Maria si presentano molto semplici, ben intonate alla sobrietà del resto dell'edificio, esterno ed interno. Nulla di paragonabile ad absidi come quella della vicina Pieve di Gropina, o Romena in Casentino che evidentemente potevano disporre di "finanziamenti" più cospicui per le loro edificazioni.
Realizzare uno o più absidi si traduceva in un impegno e costo superiore nella costruzione di una chiesa, ma era un elemento di particolare importanza per un edificio sacro perché se oggi lo vediamo come una decorazione architettonica, nei secoli passati aveva anche un grande significato devozionale. Posto vicinissimo all'altare maggiore, il punto dove avviene la consacrazione del pane e del vino, l'abside rappresentava con la sua forma semicircolare il collegamento tra terra e cielo. Va ricordato che nel medioevo le cose terrene erano simboleggiate con il quadrato, quelle celesti con il cerchio. Il semicerchio rappresentava quindi il passaggio terra cielo.