Pieve di Sietina
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
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UN LEONE RUGGENTE - Vedi altre pievi
Lo stemma Bacci sopra la porta della Pieve di Sietina. Una ricca famiglia locale che commissionò tutti, o quasi tutti gli affreschi all'interno della chiesa che andremo a vedere nel dettaglio nelle prossime pagine.
La Famiglia Bacci non faceva parte in antichità dei nobili aretini, erano dei mercanti provenienti da un piccolo paesino vicino alla Pieve di Sietina: Cafaggio. Si arricchirono velocemente e tantissimo con il commercio di stoffe e spezie. Nel XIV secolo iniziarono ad esser noti e potenti nella città di Arezzo dove fecero costruire vari palazzi tra cui il loro residenziale, è quello che oggi fa angolo tra Via Cavour e Corso Italia. Tale edificio una volta possedeva anche una grande torre. I Bacci, inizialmente noti come ricchi mercanti, ebbero poi un grande ruolo sociale per la città. Furono i commissionari dei famosissimi affreschi di Pier Della Francesca nella cappella (oggi chiamata per questo Bacci) nella Basilica di San Francesco. Nel 1850 donarono la loro importante collezione d'arte alla Fraternita dei Laici.
Nella seconda metà del Trecento, con il decadere d'importanza del Castello di Campus Leonis e della relativa badia, divennero proprietari di molto territorio prima appartenente all'abbazia, territorio dove si trovava appunto la Pieve di Sietina. Da qui la commissione degli affreschi che ancor oggi decorano internamente questa chiesa.
La testa del leone ruggente sul loro stemma, con tre stelle dorate su fondo blu, deriva proprio dalla proprietà di territorio del Campo del Leone (Campus Leonis) da cui è derivato il nome Capolona.
La Famiglia Bacci non faceva parte in antichità dei nobili aretini, erano dei mercanti provenienti da un piccolo paesino vicino alla Pieve di Sietina: Cafaggio. Si arricchirono velocemente e tantissimo con il commercio di stoffe e spezie. Nel XIV secolo iniziarono ad esser noti e potenti nella città di Arezzo dove fecero costruire vari palazzi tra cui il loro residenziale, è quello che oggi fa angolo tra Via Cavour e Corso Italia. Tale edificio una volta possedeva anche una grande torre. I Bacci, inizialmente noti come ricchi mercanti, ebbero poi un grande ruolo sociale per la città. Furono i commissionari dei famosissimi affreschi di Pier Della Francesca nella cappella (oggi chiamata per questo Bacci) nella Basilica di San Francesco. Nel 1850 donarono la loro importante collezione d'arte alla Fraternita dei Laici.
Nella seconda metà del Trecento, con il decadere d'importanza del Castello di Campus Leonis e della relativa badia, divennero proprietari di molto territorio prima appartenente all'abbazia, territorio dove si trovava appunto la Pieve di Sietina. Da qui la commissione degli affreschi che ancor oggi decorano internamente questa chiesa.
La testa del leone ruggente sul loro stemma, con tre stelle dorate su fondo blu, deriva proprio dalla proprietà di territorio del Campo del Leone (Campus Leonis) da cui è derivato il nome Capolona.