Dalla Valle del Solano all’Uomo di Sasso
cultura e natura in un itinerario sul crinale e sulle pendici orientali del Pratomagno
Italiano
UNO STRANO MONUMENTO IN PRATOMAGNO
Eccoci giunti all'Uomo di Sasso, sicuramente con un po' di fiatone perché la salita nell'ultimo tratto è abbastanza irta, però breve.
Questo strano monumento sul crinale della montagna, a 1530 metri, ha una storia sicuramente antica, ma praticamente sconosciuta, legata principalmente alle leggende. Nota è la sua storia recente, dal 1972 in poi. Fino a quel momento aveva un'altezza di quasi tre metri. In quell'anno, probabilmente per un atto vandalistico, crollò e con il tempo, vista la sua posizione su terreno scosceso, il suo volume si ridusse notevolmente. Con la realizzazione del metanodotto che gli passa accanto, 1982, dell'Uomo di Sasso rimase poco o niente. Negli anni a seguire, per opera di volontari, iniziò la sua ricostruzione sistemando le pietre del suo basamento a mo' di muro. Con il tempo si è alzato per l'usanza di porci una pietra da parte dei passanti. Sembra sia di buon auspicio. Così si è ricreato questo monumento in una delle zone più affascinanti e panoramiche del Pratomagno. In questa foto vediamo all'orizzonte la dorsale appenninica con il Monte Falterona, il Passo della Calla e il tratto della Giogana dove si trova Poggio Scali, 1520 metri.
Here we are at the Uomo di Sasso, certainly out of breath because the climb in the last stretch is quite steep, but short.
This strange monument on the ridge of the mountain, at 1530 meters, certainly has an ancient but practically unknown history, mainly linked to legends. Note is its recent history, from 1972 onwards. Until that time it had a height of almost three meters. In that year, probably due to an act of vandalism, it collapsed and over time, given its position on steep terrain, its volume was considerably reduced. With the construction of the pipeline that passes next to it, in 1982, there was little or nothing left of the Uomo di Sasso. In the following years, thanks to the work of volunteers, its reconstruction began by arranging the stones of its base as a wall. Over time it has risen to the custom of passing us a stone. It seems to bode well. This is how this monument was recreated in one of the most fascinating and panoramic areas of Pratomagno. In this photo we see on the horizon the Apennine ridge with Monte Falterona, Passo della Calla and the stretch of the Giogana where Poggio Scali is located, 1520 metres.