Dalla Valle del Solano all’Uomo di Sasso

cultura e natura in un itinerario sul crinale e sulle pendici orientali del Pratomagno

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UN PONTE DEDICATO A UN ARCANGELO

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Tornati sulla via maestra, proseguiamo per Cetica. Un paese particolare, con una conformazione molto diversa da tutti gli altri presenti sulle pendici del Pratomagno, sia casentinesi che valdarnesi. Cetica è un borgo formato da tanti piccoli nuclei, ognuno con il suo nome.
All'inizio dell'abitato troviamo sulla strada una deviazione a sinistra con l'indicazione "Ponte Sant'Angelo" che poi è l'abbreviazione di San Michele Arcangelo, il santo di riferimento del popolo longobardo. La strada, piuttosto stretta ma percorribile anche in auto, ci conduce in qualche centinaio di metri a un grande ponte sul torrente Solano (l'auto va lasciata poco prima). Questa "infrastruttura" medievale databile XIII - XIV secolo è sicuramente la più maestosa di questo periodo presenti in Casentino. Realizzare un ponte come questo (ma anche più piccolo come tanti altri) non era cosa di poco conto. Non poteva essere giustificata da un semplice passaggio di viandanti che bene o male un torrente lo avrebbero attraversato lo stesso. Doveva esserci un "traffico pesante", ossia giustificazione economica che molto spesso era la presenza di molini. Non a caso, oltre il ponte, sotto la strada che prosegue, ci sono i resti di una costruzione: era un antichissimo molino. La stessa strada, proseguendo, conduce in una zona dove vi sono altri ruderi (non è facile trovarli). Appartengono ad un castello, anche questo intitolato a San Michele, distrutto dai fiorentini un anno dopo la famosa Battaglia di Campaldino del 1289.

Back on the main road, we continue towards Cetica. A particular village, with a very different conformation from all the others present on the slopes of Pratomagno, both in the Casentino and in the Valdarno. Cetica is a village made up of many small nuclei, each with its own name.
At the beginning of the town we find a detour to the left on the road with the indication "Ponte Sant'Angelo" which is then the abbreviation of San Michele Arcangelo, the reference saint of the Lombard people. The road, rather narrow but passable by car, leads us in a few hundred meters to a large bridge over the Solano stream (the car must be left just beforehand). This medieval "infrastructure" dating back to the 13th - 14th century is certainly the most majestic of this period present in Casentino. Building a bridge like this (but also smaller like many others) was not a trivial matter. It could not be justified by a simple passage of wayfarers who for better or worse would have crossed a stream anyway. There must have been "heavy traffic", i.e. the economic justification that very often was the presence of mills. It is no coincidence that beyond the bridge, under the road that continues, there are the remains of a building: it was an ancient mill. The same road, continuing, leads to an area where there are other ruins (it is not easy to find them). They belong to a castle, also named after San Michele, destroyed by the Florentines one year after the famous Battle of Campaldino in 1289.

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