Arezzo
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SPACCATO DI CULTURA ARETINA IN UN PALAZZO
Cortile d’accesso al Museo d'Arte Medievale e Moderna di Arezzo posto alla fine di Via San Lorentino (che proviene dall’omonima porta) e l’inizio della salita di Piaggia di Murello.
La mostra aretina ha trovato posto dal 1958 in questo elegante palazzo quattrocentesco che nel corso dei secoli ha cambiato vari proprietari e aspetto nel suo interno. La corte che vediamo nella foto è la parte del palazzo che ha mantenuto maggiormente l’aspetto originale.
Il Museo d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo ci presenta su tre piani uno spaccato dell’evolversi della vita culturale della città nei secoli. Mostra opere d’arte di artisti aretini e non, ma che in Arezzo hanno lavorato. Artisti molti dei quali li possiamo trovare con i loro lavori nelle chiese della città. Vi è però un pittore aretino di altissimo valore che possiamo vedere solo nel museo e solo per lui la mostra merita una visita: Margherito, attivo attorno alla metà del Duecento. Qui sono conservate tre sue tavole: una Madonna con Bambino detta anche Madonna di Varlungo perché proveniente da una chiesa del Valdarno che porta questo nome, la Croce dipinta già nella Pieve di Santa Maria di Arezzo e un San Francesco proveniente dalla Chiesa del Convento di Sargiano. Realizzato solo 20/30 anni dopo la morte del Santo è considerato il primo dipinto di autore importante che ritrasse il “Poverello di Assisi”.
La mostra aretina ha trovato posto dal 1958 in questo elegante palazzo quattrocentesco che nel corso dei secoli ha cambiato vari proprietari e aspetto nel suo interno. La corte che vediamo nella foto è la parte del palazzo che ha mantenuto maggiormente l’aspetto originale.
Il Museo d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo ci presenta su tre piani uno spaccato dell’evolversi della vita culturale della città nei secoli. Mostra opere d’arte di artisti aretini e non, ma che in Arezzo hanno lavorato. Artisti molti dei quali li possiamo trovare con i loro lavori nelle chiese della città. Vi è però un pittore aretino di altissimo valore che possiamo vedere solo nel museo e solo per lui la mostra merita una visita: Margherito, attivo attorno alla metà del Duecento. Qui sono conservate tre sue tavole: una Madonna con Bambino detta anche Madonna di Varlungo perché proveniente da una chiesa del Valdarno che porta questo nome, la Croce dipinta già nella Pieve di Santa Maria di Arezzo e un San Francesco proveniente dalla Chiesa del Convento di Sargiano. Realizzato solo 20/30 anni dopo la morte del Santo è considerato il primo dipinto di autore importante che ritrasse il “Poverello di Assisi”.