Passeggiate nella Foresta di Camaldoli
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
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UN ALBERO MONUMENTALE
Il Castagno Miraglia visto dalla parte opposta da dove siamo arrivati. Per la grande ferita che mostra sul tronco è questa la vista più nota e ricordata di questa pianta monumentale, certamente la più grande e vecchia del Parco delle Foreste Casentinesi. Difficile stimare l'età di questo famoso castagno, si possono ipotizzare 4-500 anni. Le ragguardevoli dimensioni del Castagno Miraglia sono: un diametro medio alla base di quasi quattro metri (diminuisce di un metro circa ad altezza di petto d'uomo, punto per convenzione utilizzato nella misurazione del diametro o circonferenza delle piante), l'altezza sfiora i venti metri (i castagni sono piante che non si alzano tanto rispetto ad altre e raggiunta una certa età crescono più, in proporzione, in larghezza del fusto e dei rami che in altezza), la spaccatura sul tronco arriva a una altezza di circa dieci metri. Questa profonda ferita non ha influito più di tanto sulla vita e vitalità del Castagno Miraglia. Questo perché la linfa che alimenta una pianta scorre per lo più nella parte esterna del tronco e dei rami. (Se in primavera o estate ad una pianta appena tagliata stacchiamo la corteccia possiamo notare quanto sia bagnata tra questa e il legno).
La profonda "ferita" presente nel Castagno Miraglia da almeno un paio di secoli ha molto influito sulla notorietà di questa pianta. Fino a qualche decennio fa era presente in questa cavità un tavolino e due sedie. Vi erano state poste oltre un secolo fa dalla Signora Elena, moglie del Comandante Miraglia, Direttore del Ministero dell'Agricoltura. In estate, per diversi anni di fine Ottocento, la Signora Elena passava le sue giornate, dedita al ricamo, nel fresco delle cavità del grande castagno. Da qui il nome Castagno Miraglia.
La profonda "ferita" presente nel Castagno Miraglia da almeno un paio di secoli ha molto influito sulla notorietà di questa pianta. Fino a qualche decennio fa era presente in questa cavità un tavolino e due sedie. Vi erano state poste oltre un secolo fa dalla Signora Elena, moglie del Comandante Miraglia, Direttore del Ministero dell'Agricoltura. In estate, per diversi anni di fine Ottocento, la Signora Elena passava le sue giornate, dedita al ricamo, nel fresco delle cavità del grande castagno. Da qui il nome Castagno Miraglia.