La Verna
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
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LA CASETTA DEGLI UCCELLI
Rientrati da questa "breve escursione fuori pista" (ne valeva la pena), in un centinaio di metri di salita piuttosto accentuata siamo giunti davanti alla Cappella degli Uccelli.
Fermiamoci un momento per riprendere fiato prima di affrontare gli ultimi duecento metri di salita accentuata che ci porteranno all'interno del Santuario francescano attraverso l'antica porta. Approfittiamo della sosta per leggere le interessanti iscrizioni sulle varie lapidi poste sulla facciata dell'edificio. Se poi dalla piccola grata sulla porta sbirciamo all'interno, nel quasi buio scorgiamo una statua del Santo di Assisi contornata da uno stormo di uccelli. Questo è il motivo. La cappella fu edificata nel 1602 per ricordare un fatto narrato nei Fioretti di San Francesco. Si racconta in questi scritti che quando il "Poverello" giunse per la prima volta alla Verna, dopo averla ricevuta in dono nel 1213 dal Conte Orlando Cattani, arrivato con i suoi compagni sul punto dove oggi si trova la cappella fu accolto da un numeroso e festoso stormo di uccelli di ogni razza, dal forte e aggressivo rapace, al minuscolo e indifeso passerotto. Con un frenetico e rumoroso sbatter d'ali gli uccelli manifestavano ai frati gioia e allegria. Francesco rivolgendosi ai compagni disse che questa cosa era il segno dell'apprezzamento divino per esser venuti ad abitare in questo luogo così aspro e solitario.
Questo fatto è ricordato in una pittura di Baccio Maria Bacci nel Corridoio delle Stimmate della Verna che potremo vedere durante la nostra visita al Santuario.
Dopo questa breve sosta, riempiamoci i polmoni del tanto buono ossigeno che questo luogo ci offre e affrontiamo gli ultimi 150 metri di salita abbastanza impegnativa che ci condurranno dentro il Santuario attraverso l'antica porta.
Fermiamoci un momento per riprendere fiato prima di affrontare gli ultimi duecento metri di salita accentuata che ci porteranno all'interno del Santuario francescano attraverso l'antica porta. Approfittiamo della sosta per leggere le interessanti iscrizioni sulle varie lapidi poste sulla facciata dell'edificio. Se poi dalla piccola grata sulla porta sbirciamo all'interno, nel quasi buio scorgiamo una statua del Santo di Assisi contornata da uno stormo di uccelli. Questo è il motivo. La cappella fu edificata nel 1602 per ricordare un fatto narrato nei Fioretti di San Francesco. Si racconta in questi scritti che quando il "Poverello" giunse per la prima volta alla Verna, dopo averla ricevuta in dono nel 1213 dal Conte Orlando Cattani, arrivato con i suoi compagni sul punto dove oggi si trova la cappella fu accolto da un numeroso e festoso stormo di uccelli di ogni razza, dal forte e aggressivo rapace, al minuscolo e indifeso passerotto. Con un frenetico e rumoroso sbatter d'ali gli uccelli manifestavano ai frati gioia e allegria. Francesco rivolgendosi ai compagni disse che questa cosa era il segno dell'apprezzamento divino per esser venuti ad abitare in questo luogo così aspro e solitario.
Questo fatto è ricordato in una pittura di Baccio Maria Bacci nel Corridoio delle Stimmate della Verna che potremo vedere durante la nostra visita al Santuario.
Dopo questa breve sosta, riempiamoci i polmoni del tanto buono ossigeno che questo luogo ci offre e affrontiamo gli ultimi 150 metri di salita abbastanza impegnativa che ci condurranno dentro il Santuario attraverso l'antica porta.