UN MUSEO CHE ABBRACCIA OTTO SECOLI
ad Arezzo, città d'arte toscana che puoi conoscere dettagliatamente con questo sito
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UN PITTORE ARETINO DA PIAZZA GRANDE
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Scorcio sulla sala 8 del Museo d'Arte Medievale e Moderna di Arezzo. Anche quest'ambiente è caratterizzato dalla presenza di diversi affreschi staccati databili tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento. In questa foto ne vediamo cinque. Quello che si presenta in migliore stato di conservazione è il primo a destra, un'opera del 1487 di Matteo Lappoli che mostra la Vergine in adorazione del Bambino. L'affresco si trovava in origine nel Palazzo Comunale di Arezzo. Matteo Lappoli (Arezzo 1450 - 1504) era membro di un'abbiente famiglia il cui palazzo con torre si trova in Piazza Grande, a pochi metri dal caratteristico pozzo. Figlio di Matteo Lappoli fu Giovanni Antonio (1492 - 1552) che intraprese anche lui la professione del pittore. Una bella opera di quest'ultimo si trova nel Santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena.
A sinistra della porta vediamo un altro frammento di affresco staccato in buono stato di conservazione. Mostra San Giovanni Evangelista e fu dipinto da Domenico Pecori nel primo decennio del Cinquecento. La sua destinazione fu la Badia di Santa Flora e Lucilla di Arezzo ed era parte di un grande affresco che mostrava la Crocifissione.
A sinistra della porta vediamo un altro frammento di affresco staccato in buono stato di conservazione. Mostra San Giovanni Evangelista e fu dipinto da Domenico Pecori nel primo decennio del Cinquecento. La sua destinazione fu la Badia di Santa Flora e Lucilla di Arezzo ed era parte di un grande affresco che mostrava la Crocifissione.