Poppi
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Italiano
UNA TORRE DEL PRIMO CASTELLO
Dal Monastero delle Camaldolesi siamo giunti in piazza Gramsci percorrendo Via Morandini e dopo aver attraversato piazza Bordoni (dove si trova un parcheggio auto) da dove si ha un'altra bella vista del castello dal basso. In questa piazza esisteva la Chiesa di San Lorenzo le cui origini possono essere ricondotte all'XI secolo. Di questo sacro edificio oggi si può ammirane il portale.
In Piazza Gramsci si trova un terrazzo adiacente alle mura e alla porta. Da questo si può ammirare un bel panorama verso sud della valle del Casentino e dalla parte opposta avremo un bello scorcio sul paese. Colpirà la nostra attenzione una torre (nella foto) che sbuca inaspettata tra le case. E' la così detta Torre dei Diavoli e fa sicuramente del primo incastellamento di Poppi databile XI secolo.
A questo punto è opportuno ricordare che quello che comunemente chiamiamo Castello di Poppi, la cui costruzione iniziò negli ultimi anni del XII secolo e terminò nei primi anni del XIV, è il realtà il palazzo dei Guidi appartenete al secondo incastellamento di Poppi. In precedenza su questo colle i Guidi avevano già costruito un castello di dimensioni minori databile XI secolo. Di questo facevano sicuramente parte la Torre dei Diavoli che poteva essere la torre del palazzo signorile di quel primo incastellamento e la Chiesa di San Lorenzo in piazza Bordoni sopra citata la cui origine risale infatti a quel periodo.
La Torre dei Diavoli è legata a una leggenda, quella della Contessa Matelda, una nobildonna a cui piacesse molto peccare in lussuria. Per poter soddisfare i suoi desideri si serviva dei giovani più belli e prestanti della zona, una volta "utilizzati" affinché non rivelassero i momenti romantici con lei trascorsi li faceva rinchiudere nella Torre dei Diavoli e lì lasciati morire. Quando un giorno si venne ha scoprire l'erotico e macabro gioco di Matelda, anche a lei fu destinata la stessa sorte dei giovani uomini e la sua morte fu accompagnata da strazianti urla e lamenti. La leggenda ci dice anche che ancor oggi può capitare, trovandosi vicino alla torre nelle notti più buie e silenziose, di udire i lamenti della lussuriosa contessa.
In Piazza Gramsci si trova un terrazzo adiacente alle mura e alla porta. Da questo si può ammirare un bel panorama verso sud della valle del Casentino e dalla parte opposta avremo un bello scorcio sul paese. Colpirà la nostra attenzione una torre (nella foto) che sbuca inaspettata tra le case. E' la così detta Torre dei Diavoli e fa sicuramente del primo incastellamento di Poppi databile XI secolo.
A questo punto è opportuno ricordare che quello che comunemente chiamiamo Castello di Poppi, la cui costruzione iniziò negli ultimi anni del XII secolo e terminò nei primi anni del XIV, è il realtà il palazzo dei Guidi appartenete al secondo incastellamento di Poppi. In precedenza su questo colle i Guidi avevano già costruito un castello di dimensioni minori databile XI secolo. Di questo facevano sicuramente parte la Torre dei Diavoli che poteva essere la torre del palazzo signorile di quel primo incastellamento e la Chiesa di San Lorenzo in piazza Bordoni sopra citata la cui origine risale infatti a quel periodo.
La Torre dei Diavoli è legata a una leggenda, quella della Contessa Matelda, una nobildonna a cui piacesse molto peccare in lussuria. Per poter soddisfare i suoi desideri si serviva dei giovani più belli e prestanti della zona, una volta "utilizzati" affinché non rivelassero i momenti romantici con lei trascorsi li faceva rinchiudere nella Torre dei Diavoli e lì lasciati morire. Quando un giorno si venne ha scoprire l'erotico e macabro gioco di Matelda, anche a lei fu destinata la stessa sorte dei giovani uomini e la sua morte fu accompagnata da strazianti urla e lamenti. La leggenda ci dice anche che ancor oggi può capitare, trovandosi vicino alla torre nelle notti più buie e silenziose, di udire i lamenti della lussuriosa contessa.