Poppi
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UN'OPERA D'ARTE COMPOSTA
Dietro l’altare maggiore dell’Oratorio della Madonna del Morbo si trova questa composizione artistica composta da due dipinti distanti tra loro un paio di secoli. Al momento della costruzione del tempietto (1657-1659) occorreva per l’altare un’opera che rappresentasse la Vergine, la figura a cui il sacro edificio era dedicato. Fu posta la tavola centinata che vediamo di cui s’ignora la provenienza databile XV secolo che mostra la Madonna con il Bambino Gesù e San Giovannino (questo dipinto lo osserveremo meglio nella pagina successiva). Il dipinto, pur di pregevole fattura e dotata di un’importante cornice dorata, non era sufficientemente grande per riempire lo spazio dietro l’altare, così dopo qualche anno fu commissionato al pittore fiorentino Lorenzo Lippi una tela di dimensioni adeguate che andasse a incastonarsi con l’opera precedente sia fisicamente che come significato. Lorenzo Lippi dipinse a olio sulla tela datata 1664 (un anno prima che il pittore morisse) i Santi Giuseppe, Antonio da Padova e Torello (il frate eremita patrono e protettore di Poppi) distinguibile per la presenza del lupo sotto la Vergine, due angeli a fianco di quest’ultima nell’atto di sorreggerla insieme ai due Piccoletti.
Lorenzo Lippi nacque a Firenze nel 1606, in questa stessa città morì nel 1665 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria Novella. Il suo stile pittorico fu influenzato dal pittore Matteo Rosselli, anch’egli fiorentino, che fu suo maestro e da Santi di Tito che non conobbe perché morto nel 1603, ma di cui studiò attentamente le sue opere. Lorenzo Lippi lavorò per diversi anni alla Corte di Innsbruck invitato da Claudia De’ Medici, conosciuta anche come Contessa del Tirolo.
Lippi fu anche scrittore e poeta. In Casentino è presente con altre opere nel refettorio del Monastero di Camaldoli: Il Trionfo di David e Giacobbe e Rachele. Due tele d’identiche dimensioni, cm 162 x 202.
Lorenzo Lippi nacque a Firenze nel 1606, in questa stessa città morì nel 1665 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria Novella. Il suo stile pittorico fu influenzato dal pittore Matteo Rosselli, anch’egli fiorentino, che fu suo maestro e da Santi di Tito che non conobbe perché morto nel 1603, ma di cui studiò attentamente le sue opere. Lorenzo Lippi lavorò per diversi anni alla Corte di Innsbruck invitato da Claudia De’ Medici, conosciuta anche come Contessa del Tirolo.
Lippi fu anche scrittore e poeta. In Casentino è presente con altre opere nel refettorio del Monastero di Camaldoli: Il Trionfo di David e Giacobbe e Rachele. Due tele d’identiche dimensioni, cm 162 x 202.