STIA
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FU UNA RESIDENZA MEDIEVALE DEI GUIDI
Il Palagio Fiorentino di Stia, ossia un palazzo dei Guidi del XIII secolo. In realtà non è così. L'edificio che vediamo sullo sfondo nella foto risale ai primi anni del XX secolo e vuole essere un'imitazione di quello che fu il palazzo medievale dei Guidi.
Eravamo attorno al 1230 quando Bandino, figlio del Conte Guido Guerra dei Guidi del ramo di Porciano fece costruire su questa piccola altura a sinistra del torrente Staggia un elegante palazzo che doveva essere una sua residenza con vista diretta su quell'importante mercato e punto di transito davanti a una grande pieve qual era all'epoca Stia. La dimora rimase di proprietà dei Guidi, nella figura di Antonio di Palagio, fino al 1402 quando, con il sopravvento del dominio nella zona della Repubblica Fiorentina, anche il palazzo divenne proprietà di Firenze che vi fece la sede amministrativa di un territorio denominato, appunto, del Palagio Fiorentino. Ma la vita di quest'elegante edificio di origine guidinga non fu lunga. Nel 1440, infatti, le truppe del capitano di ventura Niccolò Piccinino, al soldo di Milano, di passaggio da qui nel loro avvicinamento ad Anghiari dove avrebbero combattuto la famosa battaglia contro Firenze, rasero completamente al suolo questo piccolo castello privo di cinta difensiva. Per oltre quattro secoli e mezzo dell'antico edificio non rimase che una massa di pietrame. Agli inizi del Novecento il terreno adiacente all'ex palazzo e tutte le macerie di questo furono acquistati dal notabile avvocato Carlo Beni, nativo di Stia, con l'intento di ridare al paese il suo Palagio Fiorentino. Coadiuvato dal noto architetto Giuseppe Castellucci, Carlo Beni inizio una meticolosa ricostruzione del castello che terminò nel 1911. Beni (conosciuto per essere l'autore di una nota ed ancora oggi autorevole Guida del Casentino) vi fece la sua residenza privata. Inoltre sul terreno adiacente costruì anche una cappella, una limonaia e altri edifici tra cui uno destinato ad abitazione degli operai dei suoi terreni.
Nel 1982 il nuovo Palagio Fiorentino e il relativo giardino è divenuto proprietà del Comune, allora di Stia, oggi di Pratovecchio - Stia. Al suo interno è presente una preziosissima collezione di Arte Contemporanea di cui possiamo vedere qualcosa nelle prossime pagine.
Eravamo attorno al 1230 quando Bandino, figlio del Conte Guido Guerra dei Guidi del ramo di Porciano fece costruire su questa piccola altura a sinistra del torrente Staggia un elegante palazzo che doveva essere una sua residenza con vista diretta su quell'importante mercato e punto di transito davanti a una grande pieve qual era all'epoca Stia. La dimora rimase di proprietà dei Guidi, nella figura di Antonio di Palagio, fino al 1402 quando, con il sopravvento del dominio nella zona della Repubblica Fiorentina, anche il palazzo divenne proprietà di Firenze che vi fece la sede amministrativa di un territorio denominato, appunto, del Palagio Fiorentino. Ma la vita di quest'elegante edificio di origine guidinga non fu lunga. Nel 1440, infatti, le truppe del capitano di ventura Niccolò Piccinino, al soldo di Milano, di passaggio da qui nel loro avvicinamento ad Anghiari dove avrebbero combattuto la famosa battaglia contro Firenze, rasero completamente al suolo questo piccolo castello privo di cinta difensiva. Per oltre quattro secoli e mezzo dell'antico edificio non rimase che una massa di pietrame. Agli inizi del Novecento il terreno adiacente all'ex palazzo e tutte le macerie di questo furono acquistati dal notabile avvocato Carlo Beni, nativo di Stia, con l'intento di ridare al paese il suo Palagio Fiorentino. Coadiuvato dal noto architetto Giuseppe Castellucci, Carlo Beni inizio una meticolosa ricostruzione del castello che terminò nel 1911. Beni (conosciuto per essere l'autore di una nota ed ancora oggi autorevole Guida del Casentino) vi fece la sua residenza privata. Inoltre sul terreno adiacente costruì anche una cappella, una limonaia e altri edifici tra cui uno destinato ad abitazione degli operai dei suoi terreni.
Nel 1982 il nuovo Palagio Fiorentino e il relativo giardino è divenuto proprietà del Comune, allora di Stia, oggi di Pratovecchio - Stia. Al suo interno è presente una preziosissima collezione di Arte Contemporanea di cui possiamo vedere qualcosa nelle prossime pagine.