LA CATTEDRALE: un bell'esempio di gotico
ad Arezzo, città d'arte toscana che puoi conoscere dettagliatamente con questo sito
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ESALTAZIONE DEL GOTICO DIETRO LA CHIESA
L'abside del Duomo di Arezzo, innalzata nell'ottavo decennio del XIII secolo, con i suoi tre altissimi finestroni a mo' di bifore ogivali (in pratica come tre bifore della parete sud molto allungate), acquisisce un senso di altezza maggiore di quello che è (che è di suo già tanta). Una vera esaltazione dell'architettura gotica. Anche questi grandi finestroni diventano opere d'arte se visti dall'interno in quanto tamponati con coloratissime vetrate che mostrano figure e storie del Cristianesimo. Quando colpite dalla luce diretta del sole diventano "abbaglianti" e suggestive dietro l'Arca di San Donato, una grande e lavoratissima scultura trecentesca in marmo bianco posta sopra l'altare maggiore. Tutto questo lo vedremo nelle pagine di questa sezione. La foto ci fa vedere sulla parete, ai lati dell'abside altre due finestre. Anche queste sono vetrate artistiche e danno luce ai due altari laterali posti in cima alle navate laterali della chiesa.
L'altissimo campanile a sezione esagonale, posto a pochi metri dall'abside e stilisticamente molto vicino a questa, è in realtà un'opera relativamente moderna. Fu costruito ex novo, in stile neogotico, negli ultimi anni del sesto decennio del XIX secolo. Questo fino al terzo ordine. La parte più alta, il tamburo più chiaro con sei rosoni e la sovrastante alta guglia furono aggiunti, su progetto di Giuseppe Castellucci, architetto aretino, negli anni trenta del Novecento. Questi due elementi si potrebbero definire l'ultimo atto edificativo della cattedrale aretina, una costruzione quindi che si è protratta per oltre sei secoli e mezzo.
Ovviamente la cattedrale aretina non poteva essere rimasta senza campanile fino al 1860. In origine aveva una torre campanaria attaccata al corpo chiesa. Dopo che furono realizzate le preziosissime vetrate ci si accorse che queste potevano venir danneggiate dalle vibrazioni prodotte dal forte suono delle campane. Fu costruito così di costruire un campanile staccato dalla chiesa. Una falda acquifera presente nel terreno andò però a compromettere la stabilità dell'alta struttura. A metà Ottocento si progettò allora un altro campanile, l'attuale, in un punto dove un terreno consistente garantisse una sicura stabilità alla struttura. Nella storia del Duomo di Arezzo ci sono quindi tre campanili.
L'altissimo campanile a sezione esagonale, posto a pochi metri dall'abside e stilisticamente molto vicino a questa, è in realtà un'opera relativamente moderna. Fu costruito ex novo, in stile neogotico, negli ultimi anni del sesto decennio del XIX secolo. Questo fino al terzo ordine. La parte più alta, il tamburo più chiaro con sei rosoni e la sovrastante alta guglia furono aggiunti, su progetto di Giuseppe Castellucci, architetto aretino, negli anni trenta del Novecento. Questi due elementi si potrebbero definire l'ultimo atto edificativo della cattedrale aretina, una costruzione quindi che si è protratta per oltre sei secoli e mezzo.
Ovviamente la cattedrale aretina non poteva essere rimasta senza campanile fino al 1860. In origine aveva una torre campanaria attaccata al corpo chiesa. Dopo che furono realizzate le preziosissime vetrate ci si accorse che queste potevano venir danneggiate dalle vibrazioni prodotte dal forte suono delle campane. Fu costruito così di costruire un campanile staccato dalla chiesa. Una falda acquifera presente nel terreno andò però a compromettere la stabilità dell'alta struttura. A metà Ottocento si progettò allora un altro campanile, l'attuale, in un punto dove un terreno consistente garantisse una sicura stabilità alla struttura. Nella storia del Duomo di Arezzo ci sono quindi tre campanili.