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Montemarciano, un santuario e un piccolo borgo medievale

Sulla Strada Setteponti, a un paio di chilometri da Loro Ciuffenna in direzione Castelfranco, in corrispondenza di un bivio a sinistra che indica Montemarciano, si trova un grande edificio religioso con un elegante porticato che lo cinge su tre lati. E’ il Santuario di Santa Maria delle Grazie, detto anche Oratorio dell’Annunziata. Fu costruito negli anni Trenta del XVI secolo per ospitare un dipinto su tavola che nella prima metà del Quattrocento un pittore di buona mano, ma ignoto fino a non molti anni fa, aveva realizzato per una cappella che si trovava in questo punto. L’opera, databile prima metà del XIV secolo e raffigurante la Vergine con Bambino tra i Santi Michele e Giovanni Battista, fu da subito ritenuta miracolosa e con le offerte lasciate dalle tante persone che qui si recavano per pregare e chiedere una grazia fu costruito il santuario ancora privo del porticato. Questo fu edificato all’inizio del XVII secolo per dare riparo ai tanti pellegrini che passavano per questa importante strada. Il santuario è ancor oggi un luogo di devozione molto sentito dagli abitanti della zona, ma oltre al suo valore spirituale è da ricordare per la pregevole arte qui presente. Nella lunetta sopra la porta d’ingresso, protetto dal porticato, si trova una pittura datata 1632 che mostra la Vergine con Bambino e San Giovannino. Il dipinto fu realizzato dal pittore locale Andrea del Bello. L’interno del Santuario è costituito da un’unica aula. Qui, oltre all’opera sopra citata che funge da pala dell’altare maggiore e che oggi ha trovato il suo autore nel fiorentino Francesco d’Antonio dopo che nel passato era stato “scomodato” anche Masaccio, sono da vedere due tele poste sugli altari laterali. La più antica di queste è un’Annunciazione databile tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII attribuita a Gregorio Pagani, pittore del tardo manierismo allievo di Santi di Tito. L’altra è una Vergine in Gloria tra Santi del XVII secolo attribuita al fiorentino Giovanni Montini. Piacevole e interessante è anche la decorazione sulla cantoria posta in alto, sulla parete destra dell’edificio religioso. Databile terzo decennio del Seicento mostra angeli musicanti e fu eseguita dal pittore valdarnese Giovanni Mannozzi più noto come Giovanni da San Giovanni.
Dall’incrocio sulla Strada Setteponti di fronte al quale si trova il santuario si raggiunge in circa cinquecento metri il piccolo borgo di Montemarciano, posto nel Comune di Terranuova Bracciolini, che merita sicuramente una breve visita. Questo fu nel medioevo un centro fortificato e la testimonianza più importante di questo suo importante passato è l’elegante porta d’accesso al borgo detta “Porta Campana” per la presenza da sempre di questo antico strumento sonoro di avviso e richiamo. Questa struttura architettonica è ancora più interessante se osservata dalla parte interna. Una scaletta di legno fa salire sulla porta. Da qui, una volta, si accedeva sulle mura per il giro di ronda.


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Il Valdarno della Cassia Vetus by Alessandro Ferrini
  ALESSANDRO FERRINI - Via del Casentino n. 10 - 52010 Talla (AR) - Tel. 339 4257840 - e-mail: alefer@interfree.it