Carda
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APPARTENNE A UN'ABBAZIA ARETINA
La Chiesa di Carda vista dall'antistante piazzetta. L'edificio si presenta con forme anomale, cosa che noteremo ancor di più all'interno. Questo è dovuto a rifacimenti e ampliamenti che si sono susseguiti nel tempo. La chiesa è dedicata alle Sante Flora e Lucilla. Questa intitolazione deriva dal fatto che nel XIII secolo Carda e il territorio circostante furono donati dai vescovi aretini (feudatari della città) alla appena sorta Badia di Arezzo che aveva la propria chiesa intitolata a queste sante martirizzate nel 260 circa. Così le sante furono fatte titolari anche della Chiesa di Carda. Le reliquie di Flora e Lucilla (sorelle) si trovano nella chiesa aretina, un luogo d'arte di notevole importanza (sono presenti dipinti di Giorgio Vasari che nel 1565 progettò anche il rifacimento interno del sacro edificio). Tra le opere qui presenti è da porre attenzione a una singolare "finta cupola", un dipinto del 1702 di Andrea Pozzo posto sul soffitto, sopra l'altare maggiore.
L'appartenenza di Carda alla Badia di Arezzo durò fino al 1280 circa. Dopo questa data il luogo figura di proprietà della potente famiglia degli Ubertini che proprio in quel periodo avevano Ubertino come Vescovo di Arezzo, un risoluto uomo politico, nonché un grande condottiero che morirà nel 1289 mentre comandava le truppe aretine nella Battaglia di Campaldino contro i guelfi fiorentini.
L'appartenenza di Carda alla Badia di Arezzo durò fino al 1280 circa. Dopo questa data il luogo figura di proprietà della potente famiglia degli Ubertini che proprio in quel periodo avevano Ubertino come Vescovo di Arezzo, un risoluto uomo politico, nonché un grande condottiero che morirà nel 1289 mentre comandava le truppe aretine nella Battaglia di Campaldino contro i guelfi fiorentini.