Carda
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
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UN PICCOLO INVASO SUL CRINALE
Dalla cima Bottigliana dopo 20/30 minuti di cammino sul crinale in direzione nord giungiamo in quest'ampia conca. La croce si è fatta più vicina, ma ciò che colpisce l'attenzione è un piccolo invaso posto proprio sul crinale. E' la Pozza Nera. Un micro laghetto di una decina di metri di diametro e una profondità massima dell'acqua di una ventina di centimetri, acqua che è sempre torbida (forse da qui l'appellativo Pozza Nera) per i tanti animali che vi si recano, selvatici o di pascolo. Da tempo immemorabile questo luogo è sempre stato un punto di riferimento geografico del Pratomagno. Forse anche per questo giungono qui due sentieri. Uno dal Casentino, il CAI 32, che arriva al crinale all'incirca alla destra del nostro punto d'osservazione, il secondo dal Valdarno, il CAI 23, che arriva sul crinale all'incirca all'altezza della Pozza Nera. Anche questi due sentieri, unendoli, vanno a ricreare un antico percorso di attraversamento del Pratomagno o, se si preferisce, di unione tra Casentino e Valdarno.
Come il CAI 36 che abbiamo incontrato sulla Cima Bottigliana, anche il CAI 32 si dirige verso Carda, tenendosi però sul crinale che sovrasta il paese e dal quale si può vedere Raggiolo. Quel crinale che segnò il confine tra il territorio di Arezzo e quello dei Guidi.
Come il CAI 36 che abbiamo incontrato sulla Cima Bottigliana, anche il CAI 32 si dirige verso Carda, tenendosi però sul crinale che sovrasta il paese e dal quale si può vedere Raggiolo. Quel crinale che segnò il confine tra il territorio di Arezzo e quello dei Guidi.