Abbazia San Fedele
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Italiano
MAESTRO DELLA MADDALENA. A cura di Eleonora Ducci
Maestro della Maddalena:
"Madonna con Bambino e due angeli"
Tempera su tavola, cm 190x73,5.
La tavola è opera di un anonimo artista attivo a Firenze tra il 1265 e il 1290, detto Maestro della Maddalena a causa di una tavola della stessa mano raffigurante la "Maddalena e storie della sua vita" conservata alla Galleria dell'Accademia di Firenze. Probabilmente la tavola conservata nella badia di San Fedele a Poppi era la parte centrale ad un'opera più grande, ai cui lati dovevano apparire due santi. Databile attorno al 1280, la tavola è a fondo oro, dipinta a tempera. Al centro la Madonna, a grandezza naturale, regge in braccio il figlio benedicente che tiene in mano il rotolo della legge, mentre alle sue spalle due angeli, di piccole dimensioni, sembrano presentare al fedele, con un gesto delle mani, la Madonna e il Bambino. Dal fondo emerge lo schienale della seduta, riccamente decorato, così come minuziosamente realizzate sono le calzature ed il pavimento. Il volto della Madonna, delicatamente sfumato, esprime il dolore della consapevolezza del destino che attende l'amato Figlio: morire in croce per salvare il destino dell'uomo. Probabilmente legata all'iconografia della Madonna Odigitria, l'opera segue in ogni caso lo schema iconografico bizantino noto a Firenze in quel tempo.
Gli abitanti di Poppi legati alla Badia di San Fedele sono devotamente molto legati a questa Madonna che hanno confidenzialmente soprannominato "Madonna del ginocchio", proprio per il ginocchio sinistro particolarmente evidente nell'intera figura.
"Madonna con Bambino e due angeli"
Tempera su tavola, cm 190x73,5.
La tavola è opera di un anonimo artista attivo a Firenze tra il 1265 e il 1290, detto Maestro della Maddalena a causa di una tavola della stessa mano raffigurante la "Maddalena e storie della sua vita" conservata alla Galleria dell'Accademia di Firenze. Probabilmente la tavola conservata nella badia di San Fedele a Poppi era la parte centrale ad un'opera più grande, ai cui lati dovevano apparire due santi. Databile attorno al 1280, la tavola è a fondo oro, dipinta a tempera. Al centro la Madonna, a grandezza naturale, regge in braccio il figlio benedicente che tiene in mano il rotolo della legge, mentre alle sue spalle due angeli, di piccole dimensioni, sembrano presentare al fedele, con un gesto delle mani, la Madonna e il Bambino. Dal fondo emerge lo schienale della seduta, riccamente decorato, così come minuziosamente realizzate sono le calzature ed il pavimento. Il volto della Madonna, delicatamente sfumato, esprime il dolore della consapevolezza del destino che attende l'amato Figlio: morire in croce per salvare il destino dell'uomo. Probabilmente legata all'iconografia della Madonna Odigitria, l'opera segue in ogni caso lo schema iconografico bizantino noto a Firenze in quel tempo.
Gli abitanti di Poppi legati alla Badia di San Fedele sono devotamente molto legati a questa Madonna che hanno confidenzialmente soprannominato "Madonna del ginocchio", proprio per il ginocchio sinistro particolarmente evidente nell'intera figura.