Abbazia San Fedele
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Italiano
DIPINTO CON CROCIFISSO. A cura di Eleonora Ducci
Giovan Battista Naldini:
"Crocifisso con la Vergine, la Maddalena e San Giovanni"
Il dipinto di Giovan Battista Naldini (1537-1591) si trova in fondo alla chiesa, nel primo altare a destra dall'ingresso principale.
Il Naldini, chiamato come il Morandini "pittore de' nocenti" per essere un protetto dello Spedalingo fiorentino Borghini, si forma a Firenze alla bottega di Pontormo e diviene poi allievo di Giorgio Vasari. L'artista partecipa alla decorazione dello Studiolo di Francesco I, una delle imprese artistiche più importanti della seconda metà del '500, nell'équipe vasariana di cui fanno parte tra gli altri anche il Morandini e il Portelli, entrambi autori di dipinti per la Badia di San Fedele di Poppi.
La composizione di questa opera di Giovan Battista Naldini conservata in San Fedele è imperniata sul Cristo che poggia sulla spalla destra il volto livido. A destra del crocifisso stanno la Madonna, in piedi con un velo e un soggolo monacali, e la Maddalena, in ginocchio ai piedi della croce con la caratteristica veste azzurra. A sinistra San Giovanni dal volto femmineo è avvolto in un mantello rosa brillante, in un colorire generale prezioso e trasparente, vicino al mondo dello sfumato sartesco. Lo sfondo mostra in lontananza un abitato sul quale incombe un minaccioso cielo scuro. Luna e sole, dai volti umani, squarciano le nubi creando un momento che pare non appartenere né al giorno né alla notte. Ai piedi del crocifisso si trova un teschio con una tibia, forse a seguire l'iconografia che vuole Cristo come un Adamo che porta l'umanità a nuova vita, oppure la credenza secondo cui il calvario sarebbe collocato proprio sopra la tomba del capostipite del genere umano, a riscatto del peccato originale.
"Crocifisso con la Vergine, la Maddalena e San Giovanni"
Il dipinto di Giovan Battista Naldini (1537-1591) si trova in fondo alla chiesa, nel primo altare a destra dall'ingresso principale.
Il Naldini, chiamato come il Morandini "pittore de' nocenti" per essere un protetto dello Spedalingo fiorentino Borghini, si forma a Firenze alla bottega di Pontormo e diviene poi allievo di Giorgio Vasari. L'artista partecipa alla decorazione dello Studiolo di Francesco I, una delle imprese artistiche più importanti della seconda metà del '500, nell'équipe vasariana di cui fanno parte tra gli altri anche il Morandini e il Portelli, entrambi autori di dipinti per la Badia di San Fedele di Poppi.
La composizione di questa opera di Giovan Battista Naldini conservata in San Fedele è imperniata sul Cristo che poggia sulla spalla destra il volto livido. A destra del crocifisso stanno la Madonna, in piedi con un velo e un soggolo monacali, e la Maddalena, in ginocchio ai piedi della croce con la caratteristica veste azzurra. A sinistra San Giovanni dal volto femmineo è avvolto in un mantello rosa brillante, in un colorire generale prezioso e trasparente, vicino al mondo dello sfumato sartesco. Lo sfondo mostra in lontananza un abitato sul quale incombe un minaccioso cielo scuro. Luna e sole, dai volti umani, squarciano le nubi creando un momento che pare non appartenere né al giorno né alla notte. Ai piedi del crocifisso si trova un teschio con una tibia, forse a seguire l'iconografia che vuole Cristo come un Adamo che porta l'umanità a nuova vita, oppure la credenza secondo cui il calvario sarebbe collocato proprio sopra la tomba del capostipite del genere umano, a riscatto del peccato originale.