Abbazia San Fedele
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Italiano
OTTAVIANO VANNINI. A cura di Eleonora Ducci
Ottaviano Vannini:
"Madonna con Bambino in Gloria tra i Santi Lorenzo e Cecilia"
Olio su tela cm 324x208.
La tela è stata restaurata in occasione della mostra Il Seicento in Casentino, curata da Liletta Fornasari.
La Fornasari è altesì autrice, nel catalogo della mostra stessa, della scheda relativa al dipinto dove, citando varie fonti documentarie, viene confermata l'attribuzione ad Ottavio Vannini ( Firenze 1585 - 1644), pittore fiorentino allievo e collaboratore di Domenico Cresti da Passignano. Il Vannini fu prolifico autore di tele a soggetto religioso per numerose compagnie religiose toscane nonchè affrescatore: partecipò alla decorazionedel Casino Mediceo di Poggio Imperiale, con Matteo Rosselli nel 1622, e nel 1638 a quella della Sala degli Argenti a Palazzo Pitti, in collaborazione col Furini e Cecco Bravo, dove dipinse "Lorenzo il Magnifico tra gli artisti fiorentini".?Le ricerche di Liletta Fornasari ci dicono che la tela giunse a Poppi nel 1818 in sostituzione della grande "Madonna in gloria con San Giovanni Gualberto, San Bernardo Cardinale, Santa Caterina e San Fedele" di Andrea del Sarto, che Ferdinando III ritirò dalla Badia di San Fedele e trasferì a Palazzo Pitti. Datata agli anni '40 del Seicento la tela era forse destinata ad una compagnia religiosa fiesolana soppressa da Pietro Leopoldo. La Madonna tiene il Bambino tra le ginocchia e, seduta sulle nuvole, è circondata da numerosi angioletti in un incanto lirico che si contrappone alla sfera terrena dei Santi secondo una visione del sacro che, muovendo da Andrea del Sarto, attraversa tutto il Seicento fiorentino.
"Madonna con Bambino in Gloria tra i Santi Lorenzo e Cecilia"
Olio su tela cm 324x208.
La tela è stata restaurata in occasione della mostra Il Seicento in Casentino, curata da Liletta Fornasari.
La Fornasari è altesì autrice, nel catalogo della mostra stessa, della scheda relativa al dipinto dove, citando varie fonti documentarie, viene confermata l'attribuzione ad Ottavio Vannini ( Firenze 1585 - 1644), pittore fiorentino allievo e collaboratore di Domenico Cresti da Passignano. Il Vannini fu prolifico autore di tele a soggetto religioso per numerose compagnie religiose toscane nonchè affrescatore: partecipò alla decorazionedel Casino Mediceo di Poggio Imperiale, con Matteo Rosselli nel 1622, e nel 1638 a quella della Sala degli Argenti a Palazzo Pitti, in collaborazione col Furini e Cecco Bravo, dove dipinse "Lorenzo il Magnifico tra gli artisti fiorentini".?Le ricerche di Liletta Fornasari ci dicono che la tela giunse a Poppi nel 1818 in sostituzione della grande "Madonna in gloria con San Giovanni Gualberto, San Bernardo Cardinale, Santa Caterina e San Fedele" di Andrea del Sarto, che Ferdinando III ritirò dalla Badia di San Fedele e trasferì a Palazzo Pitti. Datata agli anni '40 del Seicento la tela era forse destinata ad una compagnia religiosa fiesolana soppressa da Pietro Leopoldo. La Madonna tiene il Bambino tra le ginocchia e, seduta sulle nuvole, è circondata da numerosi angioletti in un incanto lirico che si contrappone alla sfera terrena dei Santi secondo una visione del sacro che, muovendo da Andrea del Sarto, attraversa tutto il Seicento fiorentino.