Da un castello dei Guidi a un’abbazia benedettina
itinerario sul Pratomagno da Trappola alle Tre Punte, a Santa Trinita e alla Bottigliana
Italiano
ITINERARIO TRAPPOLA – MONTE LORI – BADIA SANTA TRINITA 2
Panorama da Trappola sulle pendici valdarnesi del Pratomagno, ma da qui si domina anche gran parte di questa valle, è per questo che il luogo fu molto ambito nel medioevo. Nella prima metà del XIV secolo cambiò vari proprietari nell’arco di pochi anni. Dalla famiglia dei Pazzi, a cui i Guidi l’avevano ceduto, passò agli Ubertini di Soffena. Nel 1329 fu acquistato dalla potentissima famiglia Ricasoli che con Bindaccio intraprese sua sorta di sfida con la Repubblica Fiorentina per il dominio del Valdarno. Dopo la morte di Bindaccio la Signoria di Firenze confiscò questo castello e il territorio circostante. Nel 1564, però, Cosimo I, in riconoscenza d’importanti servigli prestati da alcuni membri dei Ricasoli durante la guerra contro Siena, restituì alla potente casata questa zona del Pratomagno che ne ripresero possesso con il titolo di Baroni. Negli anni successivi assistiamo alla nascita di quel borgo che oggi possiamo visitare. I suoi abitanti erano boscaioli, pastori, carbonai che lavoravano per i Ricasoli. Panorama from Trappola on the Valdarno slopes of Pratomagno, but from here you also dominate a large part of this valley, which is why the place was much sought after in the Middle Ages. In the first half of the 14th century it changed owners several times in the space of a few years. From the Pazzi family, to whom the Guidi family had sold it, it passed to the Ubertini family of Soffena. In 1329 it was purchased by the very powerful Ricasoli family who, with Bindaccio, undertook their own sort of challenge with the Florentine Republic for the dominion of Valdarno. After Bindaccio's death the Signoria of Florence confiscated this castle and the surrounding territory. In 1564, however, Cosimo I, in recognition of the important services provided by some members of the Ricasoli family during the war against Siena, returned this area of Pratomagno to the powerful family who regained possession of it with the title of Barons. In the following years we witnessed the birth of the village that we can visit today. Its inhabitants were woodcutters, shepherds and charcoal burners who worked for the Ricasoli family.