Cetica
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A RICORDO DI UNA BADIA
Nel parco di Bagno di Cetica, in un punto più in disparte, più "appartato", si trova questa elegante cappella. Non è antica ed è dedicata a San Romolo, come l'albergo ristorante. Ma perché questo Santo martire del primo secolo, Patrono di Fiesole, è così presente in questo luogo? I motivi possono essere due.
Nel 1262 a circa un chilometro da qui i monaci vallombrosani avevano costruito in un luogo chiamato Pratora o Pratole un'abbazia con annesso ospizio nell'ambito della loro politica espansionistica sul Pratomagno che culminerà con l'acquisizione di Badia Santa Trinita nel 1425, posta sulle pendici sud del massiccio (è opportuno ricordare che anche le chiese di Cetica di San Michele e di San Pancrazio hanno origine monastica vallombrosana e sono edificate nel Duecento). Badia alle Pratole, com'era conosciuta e oggi ricordata, fu intitolata a San Romolo. Il sacro edificio e l'annesso spedale ebbero una vita abbastanza breve, meno di quattro secoli. Già un documento di metà Cinquecento ricorda come Badia alle Pratole si trovi in stato precario, ma non si ritenga opportuno spendere per consolidarla. Nel 1634 l'edificio evidenziò tutta la sua precarietà in seguito ad un'abbondante nevicata che la fece crollare insieme all'ospizio. Oggi di quel sacro edificio di cui San Romolo era titolare non rimangono che pochi sassi. L'elegante cappella e il ristorante albergo a Bagno di Cetica che portano il nome del Patrono di Fiesole possono certamente essere un modo per rievocare la vicina Badia alle Pratole.
Il secondo motivo che può spiegare la presenza del nome di San Romolo a Bagno di Cetica è legato a un'antica leggenda, almeno cent'anni più vecchia di Badia alla Pratole. Potrebbe allora venire da questa l'intitolazione della badia a San Romolo. Ricordiamo questa leggenda nella pagina seguente.
Nel 1262 a circa un chilometro da qui i monaci vallombrosani avevano costruito in un luogo chiamato Pratora o Pratole un'abbazia con annesso ospizio nell'ambito della loro politica espansionistica sul Pratomagno che culminerà con l'acquisizione di Badia Santa Trinita nel 1425, posta sulle pendici sud del massiccio (è opportuno ricordare che anche le chiese di Cetica di San Michele e di San Pancrazio hanno origine monastica vallombrosana e sono edificate nel Duecento). Badia alle Pratole, com'era conosciuta e oggi ricordata, fu intitolata a San Romolo. Il sacro edificio e l'annesso spedale ebbero una vita abbastanza breve, meno di quattro secoli. Già un documento di metà Cinquecento ricorda come Badia alle Pratole si trovi in stato precario, ma non si ritenga opportuno spendere per consolidarla. Nel 1634 l'edificio evidenziò tutta la sua precarietà in seguito ad un'abbondante nevicata che la fece crollare insieme all'ospizio. Oggi di quel sacro edificio di cui San Romolo era titolare non rimangono che pochi sassi. L'elegante cappella e il ristorante albergo a Bagno di Cetica che portano il nome del Patrono di Fiesole possono certamente essere un modo per rievocare la vicina Badia alle Pratole.
Il secondo motivo che può spiegare la presenza del nome di San Romolo a Bagno di Cetica è legato a un'antica leggenda, almeno cent'anni più vecchia di Badia alla Pratole. Potrebbe allora venire da questa l'intitolazione della badia a San Romolo. Ricordiamo questa leggenda nella pagina seguente.