Cetica
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UN`ARCHITETTURA MOLTO ANOMALA
La prima cosa che colpisce l'attenzione nella Chiesa di Santa Maria a Cetica è la grande torre campanaria posta davanti e staccata dall'edificio religioso, forse l'unico esempio in Casentino di questa tipologia di architettura.
Secondo la tradizione questa chiesa è la più antica di Cetica e mentre San Michele e San Pancrazio si ritiene che abbiano origine monastica vallombrosana e siano sorte nella seconda metà del XIII secolo, Santa Maria sorge probabilmente in funzione del Castello di Sant'Angelo esistente in questa zona, la chiesa è citata già in un documento del 1209 con cui il Conte Tegrimo dei Guidi dona alcuni suoi possedimenti posti in questa zona all'abbazia di Strumi.
Lo stile architettonico della chiesa è da ricondurre al tipico romanico rurale ad unica navata e copertura a capriate. In origine era presente un'abside di cui oggi non esiste più traccia. Rifacimenti e interventi di ristrutturazione sono stati molteplici nel corso dei secoli, ma la chiesa si presenta oggi in dimensione e forma molto vicine a quelle originali. La finestra quadrata sulla facciata è settecentesca, andò a sostituire, secondo una pratica molto comune, la monofora o l'oculo originario, questo per dar più luce all'interno. In epoca non precisata sul lato destro della facciata fu costruita una sorta di tettoia che andava a collegare la chiesa alla porta d'accesso della torre campanaria. Tale struttura fu rimossa negli anni '60 del secolo scorso durante un consistente intervento di restauro.
Purtroppo oggi la chiesa vive uno stato di semi abbandono e non è visitabile all'interno. Possedeva una pala d'altare di notevole pregio, il trittico della Madonna con Bambino e Santi di Bicci di Lorenzo che oggi è conservato nella Chiesa di San Michele Arcangelo.
Secondo la tradizione questa chiesa è la più antica di Cetica e mentre San Michele e San Pancrazio si ritiene che abbiano origine monastica vallombrosana e siano sorte nella seconda metà del XIII secolo, Santa Maria sorge probabilmente in funzione del Castello di Sant'Angelo esistente in questa zona, la chiesa è citata già in un documento del 1209 con cui il Conte Tegrimo dei Guidi dona alcuni suoi possedimenti posti in questa zona all'abbazia di Strumi.
Lo stile architettonico della chiesa è da ricondurre al tipico romanico rurale ad unica navata e copertura a capriate. In origine era presente un'abside di cui oggi non esiste più traccia. Rifacimenti e interventi di ristrutturazione sono stati molteplici nel corso dei secoli, ma la chiesa si presenta oggi in dimensione e forma molto vicine a quelle originali. La finestra quadrata sulla facciata è settecentesca, andò a sostituire, secondo una pratica molto comune, la monofora o l'oculo originario, questo per dar più luce all'interno. In epoca non precisata sul lato destro della facciata fu costruita una sorta di tettoia che andava a collegare la chiesa alla porta d'accesso della torre campanaria. Tale struttura fu rimossa negli anni '60 del secolo scorso durante un consistente intervento di restauro.
Purtroppo oggi la chiesa vive uno stato di semi abbandono e non è visitabile all'interno. Possedeva una pala d'altare di notevole pregio, il trittico della Madonna con Bambino e Santi di Bicci di Lorenzo che oggi è conservato nella Chiesa di San Michele Arcangelo.