Cetica
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LA TORRE PENDENTE DI CETICA
Quest'immagine della torre campanaria della Chiesa di Santa Maria a Cetica mostra in modo evidente la sua pendenza. Dalla sua cima al terreno presenta un fuori piombo di circa 40 centimetri. Da sondaggi effettuati negli anni Sessanta del secolo scorso risultò che torre avesse fondamenta profonde solo 60 centimetri. Decisamente insufficienti se consideriamo il rapporto base altezza della costruzione. Nell'occasione furono praticati interventi di consolidamento della fondamenta. La pendenza della torre è evidente anche osservando la campana che non è perpendicolare alla trave che la sostiene. Rimanendo in tema di campane ne sono presenti due nella cella campanaria a quattro luci. Entrambe con forma a pera sono da considerarsi tra le più antiche del Casentino. La più piccola, datata 1273, forse la più antica in assoluto. Quella più grande è datata 1392. Secondo la tradizione popolare appartenevano al Castello di Sant'Angelo che si trovava in questo luogo che offriva una grande vista sull'intera valle del Solano. Se questo può essere vero per la prima, l'ipotesi non regge assolutamente per la seconda in quanto il castello fu completamente distrutto dai fiorentini nel 1290, più di cento anni prima rispetto alla data di fabbricazione riportata sulla campana.
Questa torre è tristemente nota nella storia locale per un eccidio nazi fascista del 1944. Al suo muro rivolto verso Cetica furono fucilati due partigiani e tre persone del paese ritenute fiancheggiatoti di questi. Il tragico episodio è ricordato da una piccola lapide qui posta dall'Amministrazione Comunale di Castel San Niccolò, ma è anche ricordato dai segni dei proiettili rimasti sulle pietre. Li vediamo nella prossima pagina.
Questa torre è tristemente nota nella storia locale per un eccidio nazi fascista del 1944. Al suo muro rivolto verso Cetica furono fucilati due partigiani e tre persone del paese ritenute fiancheggiatoti di questi. Il tragico episodio è ricordato da una piccola lapide qui posta dall'Amministrazione Comunale di Castel San Niccolò, ma è anche ricordato dai segni dei proiettili rimasti sulle pietre. Li vediamo nella prossima pagina.