BIBBIENA
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PER FAR FRONTE ALL'AUMENTO DEMOGRAFICO
Come detto nella pagina precedente, il Lanificio di Soci diede agli inizi del Novecento un grande impulso economico a questo paese del Casentino nel Comune di Bibbiena. Questo si tradusse in un veloce e notevole aumento demografico, un ampliamento del luogo e alla nascita di molte altre attività non legate all'arte della lana. Questo in particolar modo nel secondo dopoguerra. Uno dei problemi che sorsero con questo veloce sviluppo fu la necessità di avere una chiesa più capiente rispetto a quella vista qualche pagina addietro. Si cominciò a pensare e ideare questo nuovo progetto fin dal 1921. Nel 1928 fu posta la "prima pietra". I lavori andarono avanti lentamente tra la grande crisi degli anni Trenta e il brutti momenti del secondo conflitto mondiale. Finito questo, il lavoro per la nuova chiesa a cui parteciparono manualmente e finanziariamente tutti gli abitanti di Soci, ebbe un impulso. Nel 1951 i lavori furono dichiarati conclusi e il 4 agosto vi fu la consacrazione con la quale fu dedicata a San Niccolò, titolo in precedenza appartenente alla vecchia chiesa. Il nuovo edificio religioso, che vediamo nella foto, si trova in una zona nuova del paese. Quando la chiesa fu iniziata, a fianco e dietro vi erano solo campi. Oggi è inserita in una parte di Soci densissima di edifici e di popolazione.