LIERNA E MOGGIONA. Piccoli borghi
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TRA I MONTI DEL PARCO
Da Agna, ripresa la strada che da Poppi conduce a Camaldoli, dopo circa cinque chilometri giungiamo a Moggiona, 700 metri di quota. È il primo paese lungo questa via nel Parco delle Foreste Casentinesi. Come ci mostra la foto, il piccolo borgo è posto su un pianoro ed è ben protetto da Nord e da est dai monti della catena appenninica, per questo motivo il suo clima è relativamente mite. La storia di Moggiona è molto antica, il luogo è già citato alla fine del X secolo come appartenente al Vescovato di Arezzo. Nel 1130 passò sotto la dipendenza degli eremiti di Camaldoli e questa situazione rimarrà tale anche con il dominio fiorentino. Solo nel 1776, con lo scioglimento della Contea di Camaldoli, l’amministrazione del luogo passerà a Firenze. Quindi, per più di sei secoli la storia e l’economia di Moggiona furono legate a Camaldoli. L’abitato era un punto di controllo per coloro che si recavano al luogo monastico e per i monaci camaldolesi gli abitanti furono tagliavano i boschi, piantavano abeti, lavoravano il legno. Lo scioglimento della Contea di Camaldoli significò grande povertà per Moggiona poiché finì il lavoro. Le persone cominciarono così a “mettersi in proprio” e divennero specialisti nella costruzione dei “bigoni”, termine locale per chiamare le bigonce, i contenitori per il trasporto dell’uva in tempo di vendemmia. Questo lavoro ha retto l’economia locale fino agli anni Sessanta del XX secolo. Per questo motivo Moggiona è ancora conosciuto come il “paese dei bigonai”. Successivamente alcuni artigiani di questo settore si sono trasformati in mobilieri, specializzati nella realizzazione di mobili in legno massello. From Agna, taking the road that from Poppi leads to Camaldoli, after about five kilometers we reach Moggiona, 700 meters above sea level. It is the first town along this road in the Casentinesi Forest Park. As the photo shows us, the small village is located on a plateau and is well protected from the north and east by the mountains of the Apennine chain, for this reason its climate is relatively mild. The history of Moggiona is very ancient, the place is already mentioned at the end of the 10th century as belonging to the Bishopric of Arezzo. In 1130 it passed under the dependence of the hermits of Camaldoli and this situation will remain so even with the Florentine dominion. Only in 1776, with the dissolution of the County of Camaldoli, the administration of the place will pass to Florence. Therefore, for more than six centuries the history and economy of Moggiona were linked to Camaldoli. The town was a checkpoint for those who went to the monastic place and for the Camaldolese monks the inhabitants cut the woods, planted fir trees, worked wood. The dissolution of the County of Camaldoli meant great poverty for Moggiona as he finished the job. People thus began to "set up their own business" and became specialists in the construction of "bigoni", a local term for the bigonce, containers for transporting grapes in harvest time. This work supported the local economy until the 1960s. For this reason Moggiona is still known as the "town of bigonai". Subsequently, some artisans of this sector turned into furniture makers, specialized in the production of solid wood furniture.