PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
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UNA STAZIONE CLIMATICA NEL PARCO: BADIA PRATAGLIA
Badia Prataglia è il centro abitato più grande e popoloso del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Il paese è posto a 835 metri di altitudine lungo l’importante via di collegamento tra Casentino e Romagna, nonché Strada Regionale 71. Se un percorso che collegava Badia Prataglia al fondovalle casentinese esisteva da tempo immemore, il collegamento carrabile tra questo paese e la Romagna fu aperto solo nel 1882, anno in cui fu completata la strada del Passo dei Mandrioli. Con quest’evento si aprì non solo una strada, ma una pagina nuova nella storia di questo centro montano. È la base per la nascita di un’importante stazione climatica sull’appennino tosco romagnolo. Agli inizi del secolo successivo vengono costruiti i primi alberghi, appartamenti per vacanze, camere e, in tempi più recenti, un campeggio. Una recettività chiaramente indirizzata a un turismo di montagna. Oggi il paese è immerso nel Parco Nazionale, quindi può essere un’ideale base di partenza per escursioni naturalistiche, di ogni lunghezza e difficoltà. A pochi metri dalla chiesa, di cui parliamo nella pagina successiva, sono da visitare un interessante museo forestale e un arboreto, entrambi intitolati a Carlo Siemoni. Un ingegnere forestale della Boemia che nel 1837 il Granducato di Toscana incaricò di amministrare le foreste casentinesi.. Badia Prataglia is the largest and most populous inhabited center of the National Park of the Casentino Forests, Monte Falterona and Campigna. The town is located at 835 meters above sea level along the important connecting road between Casentino and Romagna, as well as Regional Road 71. If a path that connected Badia Prataglia to the Casentino valley floor existed from time immemorial, the vehicle link between this town and Romagna it was only opened in 1882, the year in which the road to Passo dei Mandrioli was completed. With this event, not only a road was opened, but a new page in the history of this mountain center. It is the basis for the birth of an important health resort on the Tuscan-Romagna Apennines. At the beginning of the following century, the first hotels, holiday apartments, rooms and, more recently, a campsite were built. A receptivity clearly aimed at mountain tourism. Today the town is immersed in the National Park, so it can be an ideal starting point for naturalistic excursions of any length and difficulty. A few meters from the church, which we talk about on the next page, there is an interesting forest museum and an arboretum, both named after Carlo Siemoni. A forest engineer from Bohemia who in 1837 the Grand Duchy of Tuscany commissioned to administer the Casentino forests.