Salutio
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UN'ARCHITETTURA AVULSA DAL CONTESTO
Vista della zona presbiteriale della Chiesa di Salutio con la particolare architettura di una edicola a tre arcate che si estende sull'intera parete absidale perfettamente rettilinea. Lo stile di questa struttura è neogotico e contrasta fortemente con il sobrio ed essenziale romanico che caratterizza l'edificio. Questo elemento architettonico incuriosisce non solo per il suo stile, ma anche perché non se ne capisce la funzione. Nel tempo sono state fatte varie ipotesi su questo e da dove provenisse, perché una cosa era chiara: non poteva essere stata realizzata per questo punto della chiesa. Tutto è divenuto più chiaro dopo che si è scoperto, nel 1995, la presenza di un bell'affresco quattrocentesco sulla parete destra della chiesa che mostra nella sua parte bassa un'Annunciazione con i Santi Pietro e Paolo, nella lunetta sopra possiamo invece vedere e San Francesco che riceve le Stimmate. La cappella in stile neo gotico, databile attorno al 1425, era stata chiaramente costruita in funzione di questo dipinto e visto il tema dominante che questo mostrava non poteva che chiamarsi Cappella dell'Annunciazione. Nel 1844, l'allora pievano Giovan Battista Porcellotti fece smontare la cappella, probabilmente per l'impiccio che creava, e, con spirito conservativo, la fece rimontare dove oggi la possiamo vedere (parte centrale) ampliandola lateralmente con altre due arcate del solito stile così da occupare tutta la parete di fondo e collegarla alle pareti laterali. Si potrebbe ipotizzare che nello spazio occupato da questa nuova cappella il pievano abbia ricavato la sacrestia da cui si accedeva dalle due porte che vediamo a lato dell'altare.