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UN CIBORIO ALTOMEDIEVALE
Nella foto la nicchia a forma di lunetta che si trova sopra la porta d'accesso alla sacrestia, a destra dell'altare maggiore, sulla parete di destra della chiesa.
Sul fondo della nicchia vediamo una scultura documento su una lastra lì murata non si sa in quale periodo. Ma questo a poca importanza, interessante è cosa è rappresentato nella lastra, che era probabilmente parte di un ciborio, e lo stile con qui il motivo è scolpito.
Il motivo è conosciuto fin dal periodo paleocristiano: due pavoni affrontati che si abbeverano sotto una croce, motivo che simboleggiava l'immortalità dell'anima. Con questo significato era quindi frequente trovarlo sui cibori, il punto dove erano tenute le ostie consacrate. Il bassorilievo che mostra questo motivo è di chiaro stile longobardo (che rimase presente per molto tempo nella cultura anche dopo la fine del dominio di questo popolo del nord Europa), quindi è databile IX - X secolo. Una prova ulteriore che anche se la Pieve di Sant'Eleuterio si trova citata per la prima volta nel 1027, le sue origini possono essere più antiche.
Lo stesso motivo scolpito con identico stile si trova in una pietra conservata nella chiesa del vicino borgo di Carda dedicata alle Sante Flore e Lucilla. Vedi il bassorilievo.
Sul fondo della nicchia vediamo una scultura documento su una lastra lì murata non si sa in quale periodo. Ma questo a poca importanza, interessante è cosa è rappresentato nella lastra, che era probabilmente parte di un ciborio, e lo stile con qui il motivo è scolpito.
Il motivo è conosciuto fin dal periodo paleocristiano: due pavoni affrontati che si abbeverano sotto una croce, motivo che simboleggiava l'immortalità dell'anima. Con questo significato era quindi frequente trovarlo sui cibori, il punto dove erano tenute le ostie consacrate. Il bassorilievo che mostra questo motivo è di chiaro stile longobardo (che rimase presente per molto tempo nella cultura anche dopo la fine del dominio di questo popolo del nord Europa), quindi è databile IX - X secolo. Una prova ulteriore che anche se la Pieve di Sant'Eleuterio si trova citata per la prima volta nel 1027, le sue origini possono essere più antiche.
Lo stesso motivo scolpito con identico stile si trova in una pietra conservata nella chiesa del vicino borgo di Carda dedicata alle Sante Flore e Lucilla. Vedi il bassorilievo.