La Pieve di Stia
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
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LA PIAZZA DEL CICLONE
Scorcio sulla bella Piazza Tanucci di Stia. Sulla parte alta di questa si trova una grande e caratteristica fontana. Piazza Tanucci, tra le più interessanti del Casentino, divenne particolarmente nota a un vasto pubblico quando Leonardo Pieraccioni la scelse come location principale per il film "Il Ciclone" (1996).
Nella foto vediamo a sinistra la facciata della romanica pieve di Santa Maria Assunta. Di romanico questa facciata ha ben poco, il suo stile infatti è tardo barocco in quanto nel 1776 fu riedificata arretrandola di qualche metro fino ad allinearla agli altri edifici. Questo per dare più spazio alla piazza che era in quel periodo la sede di uno dei più importanti mercati del Casentino.
E' interessante provare ad immaginare come poteva essere questo luogo nel XII-XIII secolo. Una zona agricola in un "angolo di terreno" delimitato da due importanti fiumi (Arno e Staggia) con una sola costruzione: l'austera Pieve di Santa Maria Assunta, e adiacente canonica, voluta dai Conti Guidi di Porciano per il loro popolo. Un luogo dove certamente già allora si mercanteggiava e un punto di particolare importanza viaria, infatti Stia era all'epoca, e lo è rimasto nei secoli e ancor oggi, il crocevia di quattro strade che portavano a Firenze, nel Mugello, in Romagna e ad Arezzo.
Nella foto vediamo a sinistra la facciata della romanica pieve di Santa Maria Assunta. Di romanico questa facciata ha ben poco, il suo stile infatti è tardo barocco in quanto nel 1776 fu riedificata arretrandola di qualche metro fino ad allinearla agli altri edifici. Questo per dare più spazio alla piazza che era in quel periodo la sede di uno dei più importanti mercati del Casentino.
E' interessante provare ad immaginare come poteva essere questo luogo nel XII-XIII secolo. Una zona agricola in un "angolo di terreno" delimitato da due importanti fiumi (Arno e Staggia) con una sola costruzione: l'austera Pieve di Santa Maria Assunta, e adiacente canonica, voluta dai Conti Guidi di Porciano per il loro popolo. Un luogo dove certamente già allora si mercanteggiava e un punto di particolare importanza viaria, infatti Stia era all'epoca, e lo è rimasto nei secoli e ancor oggi, il crocevia di quattro strade che portavano a Firenze, nel Mugello, in Romagna e ad Arezzo.