PRATOVECCHIO
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Testi e foto di Alessandro Ferrini ©
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Pratovecchio, un castello in pianura nella valle del Casentino
Pratovecchio si trova attaccato al paese di Stia. Questi due centri, posti nella parte più a nord del Casentino e i primi bagnati dall’Arno, fanno parte dell’unico Comune di Pratovecchio-Stia.
Giungendo da sud, ossia da Poppi e Bibbiena, Pratovecchio è annunciato da una torre sull’apice di un colle che vediamo davanti a noi. E’ il Castello di Romena, uno dei simboli del Casentino. Alle pendici di questo colle scorre l’Arno e oltre il fiume si trova paese.
Sulla Strada Regionale una deviazione a sinistra ci porta verso il centro storico di Pratovecchio, ma solo qualche centinaio di metri prima una via a destra ci conduce alla vicinissima Badia di Poppiena. Di questo luogo monastico risalente all’XI secolo, oggi rimane la chiesa che merita una visita per la sua semplice eleganza e per una bella Annunciazione qui conservata: un dipinto su tavola realizzato dal pittore fiorentino Giovanni Da Ponte nei primi decenni del XV secolo. Visitata la chiesa, possiamo dirigersi verso la parte vecchia di Pratovecchio.
Le origini di questo borgo dell’alto Casentino risalgono al XII secolo, periodo in cui i Conti Guidi fondarono qui un loro cassero chiuso da mura e torri ancora oggi ben visibili in vari punti. Quella che fu la parte fortificata del luogo è oggi la zona di Pratovecchio più interessante dal punto di vista storico e architettonico. Qui si trova quella che è comunemente chiamata Piazza Vecchia, ma in realtà intestata a Jacopo Landino, noto pittore della prima metà del Trecento di origine locale operante per lo più in Firenze e Arezzo e morto in questo stesso borgo casentinese nel 1358. Caratteristica architettonica molto presente in “Piazza Vecchia” sono i porticati, ma questi sono presenti un po’ in tutto il paese. Il lungo borgo principale, via Garibaldi, è accompagnato da portici ininterrotti su entrambi i lati. In Piazza Landino vi sono i due palazzi storici più importanti del paese: Palazzo Vigiani, sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e Palazzo Nardi Berti con lo stemma della famiglia in bella evidenza su una cantonata. Sulla stessa piazza si affaccia la Propositura del Paese intitolata al SS. Nome di Gesù. La chiesa merita una visita per la pregevole arte qui conservata che spazia da fine Duecento al XVII secolo. In una cappella sulla parete destra dell’edificio vicino alla zona presbiteriale si trovano tre opere su fondo oro. La più antica, e anche quella ritenuta di maggior pregio, è una Madonna in trono con Bambino su tavola databile fine Duecento e inizio Trecento attribuita al Maestro di Varlungo, probabile allievo di Cimabue. Le altre due opere sono trittici (ad uno manca la parte destra) entrambi databili nono decennio del XIV secolo e attribuiti al fiorentino Giovanni del Biondo. Entrando in chiesa, subito a sinistra, è conservata un’altra pregevole tavola attribuita al Maestro di San Miniato eseguita attorno al 1470. Vi è dipinta una Madonna con Bambino tra i Santi Maddalena, Giovanni Battista, Antonio Abate e Francesco. Sulle pareti della chiesa sono esposte altre opere. Quella considerata di maggior valore artistico è “La consegna delle chiavi a San Pietro”, un olio su tela di metà XVII secolo di Jacopo Vignali, importante pittore nell’ambito fiorentino, ma nato a Pratovecchio.
Lungo il fianco destro della Chiesa scorre una strada che porta al Monastero delle Suore Camaldolesi intitolato a San Giovanni Evangelista. Una struttura coeva alla fondazione di Pratovecchio. Le mura posteriori del monastero, poste lungo l’Arno, fungevano anche da mura del cassero. In questo luogo è da visitare la chiesa e il grande alambicco risalente XIII secolo.
Con cadenza biennale si tiene a Pratovecchio una bella e coinvolgente manifestazione musicale: “Naturalmente Pianoforte”. Durante un fine settimana di luglio, nei più caratteristici angoli del paese sono posti molti pianoforti dove musicisti provenienti anche da lontano si esibiscono no stop dal tardo pomeriggio a notte fonda. Ogni sera, poi, nella splendida cornice di Piazza Vecchia si tengono concerti eseguiti da prestigiosi interpreti del pianoforte.
A qualche minuto d’auto da Pratovecchio si trovano due monumenti medievali di straordinario fascino e importanza, fiori all’occhiello per questo paese: la Pieve e il Castello di Romena. La prima è una chiesa romanica posta in aperta campagna dalla bellezza indescrivibile. La sua abside, i suoi capitelli sono autentiche sculture che ci mostrano tanta simbologia medievale. Per conoscere in ogni dettaglio questa chiesa, che è stata dichiarata Monumento Nazionale, visita questa sezione.
Il secondo, di cui abbiamo fatto cenno all’inizio di questo testo, è considerato il primo castello del Casentino poiché citato in un documento già prima del Mille. Oggi è ridotto a poco più di un rudere, ma visitarlo significa immergersi in un ambiente a dir poco affascinante, sia all’esterno con i tanti secolari cipressi che accompagnano il viale che vi conduce, sia all’interno con un grande prato cinto da ciò che rimane delle mura e delle torri. Dal castello una stradetta conduce verso l’omonima chiesa. Lungo questa si trova Fonte Branda citata con Romena da Dante nella Divina Commedia. Per addentrarsi tra le bellezze del Castello di Romena visita questa sezione.