PRATOVECCHIO

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GRANDE DEVOZIONE PER QUESTA SCULTRURA

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Continuando il nostro giro perimetrale all’interno della Propositura di Pratovecchio, sopra l’altare sulla parete di sinistra vediamo una Vergine con Bambino. Si tratta di un dipinto ad affresco riferibile agli anni Quaranta del XX secolo realizzato dall’artista livornese Umberto Bartoli. Dello stesso autore e dello stesso periodo è il grande crocifisso ligneo posto dietro l’altare maggiore. Nel presbiterio è inoltre da osservare la decorazione del soffitto a volta, con i quattro evangelisti, realizzata dal pittore veneziano Giovanni Bassan sempre negli stessi anni. La luce naturale è garantita a quest’ambiente da tre oculi chiusi da vetrate istoriate. Tornando indietro lungo la parete destra della chiesa troviamo un’apertura ad arco che c’immette nella Cappella del Crocifisso, così chiamata perché realizzata dalla locale Confraternita della Misericordia per custodire questa scultura lignea che vediamo nella foto e portata in questa chiesa nel 1863. La cappella ha pianta esagonale con copertura a cupola suddivisa in sei piccole vele. Può considerarsi uno scrigno d’arte, qui, infatti, oltre al crocifisso si trovano, quattro importanti opere su tavola che abbracciano un periodo che va da fine XIII secolo al XVI (le vedremo nelle pagine successive).
Tornando al crocefisso nell’immagine, questo poggia su una croce molto grezza perché ricavata dal fusto di un albero. L’anatomia del torace del Cristo è particolarmente sviluppata rispetto al resto del corpo. Le braccia sono snodabili alla spalla, prova che quando fu realizzato si pensò a un Cristo che potesse essere posto sia sulla croce che disteso. La scultura, alta 70 cm, presenta una pregevole e raffinata fattura. Non se ne conosce l’autore, comunque è da ricondurre alla scuola fiorentina del XV secolo.
A parte il valore artistico, il Crocifisso ha per il popolo di Pratovecchio un enorme valore devozionale documentato fin dagli inizi del XVI. E’ considerato miracoloso e protettore del paese. Prima che arrivasse in questa chiesa (1863), la scultura si trovava in una cappella, costruita ad hoc, nell’angolo tra “Borgo Nuovo”, l’attuale via Garibaldi, e via Brocchi. Per questo motivo il crocifisso è detto “del Canto”, ossia che sta nella cantonata di due strade. Per motivi d’ingombro la cappella fu in seguito ridotta a edicola chiusa da una grata.

Continuing our perimeter tour inside the Propositura di Pratovecchio, above the altar on the left wall we see a Virgin and Child. It is a fresco painting referable to the 1940s by the Livorno artist Umberto Bartoli. The large wooden crucifix placed behind the main altar is by the same author and from the same period. In the presbytery it is also worth noting the decoration of the vaulted ceiling, with the four evangelists, made by the Venetian painter Giovanni Bassan in the same years. Natural light is guaranteed to this environment by three oculi closed by stained glass windows. Going back along the right wall of the church we find an arched opening that leads us into the Chapel of the Crucifix, so called because it was created by the local Confraternita della Misericordia to house this wooden sculpture that we see in the photo and brought to this church in 1863. chapel has a hexagonal plan with a domed roof divided into six small sails. It can be considered a treasure chest of art, in fact here, in addition to the crucifix, there are four important works on wood that span a period from the end of the 13th century to the 16th (we will see them in the following pages).
Returning to the crucifix in the image, this rests on a very rough cross because it was made from the trunk of a tree. The anatomy of the chest of Christ is particularly developed compared to the rest of the body. The arms are articulated at the shoulder, proof that when it was made it was thought of a Christ who could be placed both on the cross and stretched out. The sculpture, 70 cm high, has a valuable and refined workmanship. The author is unknown, however it can be traced back to the Florentine school of the fifteenth century.
Apart from the artistic value, the Crucifix has for the people of Pratovecchio an enormous devotional value documented since the beginning of the 16th century. It is considered miraculous and the protector of the country. Before it arrived in this church (1863), the sculpture was in a chapel, built ad hoc, in the corner of "Borgo Nuovo", now via Garibaldi, and via Brocchi. For this reason the crucifix is called "del Canto", that is, it is in the corner of two streets. For reasons of clutter, the chapel was later reduced to a shrine closed by a grate.

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