PRATOVECCHIO
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DUE TERZI DI UN TRITTICO
Quest’opera, oggi conservata nella Cappella del Crocefisso della Propositura di Pratovecchio, fu una volta la pala d’altare della Pieve di Romena. Nel dipinto su fondo oro eseguito a tempera sembra che un tempo fosse leggibile una inscrizione che citava il committente e la data di realizzazione: 1386. La sua parte centrale ha dimensioni di cm 171x76. Vi è rappresentata la Vergine in trono che tiene in braccio il Bambino che sembra giocare con un pettirosso. Sopra la Madonna si trova Cristo benedicente, due angeli sono posti ai lati del trono. In basso a destra è dipinto San Paolo riconoscibile dalla spada, a sinistra San Pietro, inconfondibile per le chiavi nella mano sinistra. Questi è mostrato nell’atto di presentare alla Vergine il Pievano Jacopo di Mandrioli, inginocchiato in basso e committente dell’opera. Nella parte laterale dell’ex trittico si riconoscono i Santi Giovanni Battista e Antonio Abate. Il volto di un terzo santo non riconoscibile appare dietro di loro. Il dipinto è senza dubbio di scuola fiorentina e vari storici dell’arte si sono trovati concordi ad attribuirla a Giovanni del Biondo. Questi, che fu pittore in Firenze nella seconda metà del XIV secolo, aveva origini casentinesi. This work, now preserved in the Chapel of the Crucifix of the Propositura di Pratovecchio, was once the altarpiece of the Pieve di Romena. In the tempera painting on a gold background it seems that once an inscription was legible that mentioned the client and the date of realization: 1386. Its central part has dimensions of 171x76 cm. It depicts the Virgin enthroned holding the Child in her arms who seems to be playing with a robin. Above the Madonna there is Christ blessing, two angels are placed on either side of the throne. At the bottom right is the painting of St. Paul recognizable by the sword, on the left St. Peter, unmistakable for the keys in his left hand. He is shown in the act of presenting the Pievano Jacopo di Mandrioli to the Virgin, kneeling at the bottom and commissioner of the work. On the side of the former triptych, Saints John the Baptist and Antonio Abate can be recognized. The face of an unrecognizable third saint appears behind them. The painting is undoubtedly from the Florentine school and various art historians agreed to attribute it to Giovanni del Biondo. The latter, who was a painter in Florence in the second half of the fourteenth century, had Casentino origins.